
Che la situazione stia diventando ogni giorno più grave, è sotto gli occhi di tutti, insomma per farla breve, siamo al cosiddetto “caso clinico”, roba da catalogo. Del resto, absit iniuria verbis, cosa dire di un Premier, che di fronte ad un Paese in recessione, con tutti gli indici in retromarcia, annunci pubblicamente che il 2019 sarà bellissimo?
Francamente verrebbe da dire che o ci fa oppure c’è, anche perché delle due l’una, o Conte dispone di dati a noi sconosciuti e inequivocabili, oppure è in uno stato confusionale preoccupante. Insomma, professori, economisti, gli istituti di econometria più prestigiosi, Bankitalia, Confindustria, tutti, proprio tutti vedono nero, e Conte annuncia un anno straordinario? Fate voi.
Come se non bastasse il suo vice, Di Maio, dopo aver parlato di boom, dichiara che la Tav è un progetto da supercazzola, e il ministro Toninelli annuncia che statalizzerà lo Stato, fate sempre voi. Per non dire del viceministro Castelli, che vorrebbe interpellare in audizione parlamentare, l’opposizione affinché spiegasse i motivi della recessione, roba da non credere, da manicomio e basta.
Non solo ma, udite udite, i grillini, maggiori azionisti del Governo, per un verso giurano sulla convinta collegialità nella scelta” diciotti”, per l’altro si dichiarano pronti a mandare da solo, Salvini a processo, ecco perché parliamo di caso clinico politico. Per non parlare di quel turista fai da te, Di Battista, che senza arte e parte, insiste con la sua proverbiale eleganza, ad offendere ed insultare il Ministro dell’interno, come se nulla fosse, oppure come fossimo allo stadio, ancora fate voi.
Potremmo poi continuare con i “pettegolezzi” sussurrati in Europa, sulle uscite riservate di Salvini, oppure sulle dichiarazioni del Presidente Fico, che si comporta da capopartito anziché da Presidente della camera, insomma un tribuno. Sia chiaro il mondo è bello perché vario, ma se non è un “caso clinico” il nostro, cosa potrebbe esserlo?
Tanto è vero che il risultato è stato quello di metterci contro l’Europa intera, rischiare di brutto l’infrazione, approvare una manovra esiziale, spaccare il paese in due, essere gli unici, che a dispetto del mondo, desistano sul dittatore Maduro. Insomma è incredibile ma vero, tutto e il suo contrario, crisi totale dell’identità, l’opposto di una logica di alleanza, l’antitesi della collegialità, del buon funzionamento della maggioranza.
Per carità, l’Italia in politica ne ha viste di tutti i colori, tradimenti, ribaltoni, non ci stò, che fai mi cacci, tangentopoli, pianti del coccodrillo in diretta, ma il caso clinico mancava, ci volevano i grillini. Cari amici, non possiamo permettercelo, rischiamo troppo, giochiamo col fuoco peggio di Nerone, scherziamo peggio di Caligola e il suo cavallo, qualcuno ci pensi, soprattutto ci pensi chi, in un modo o nell’altro ha favorito, il “caso clinico”, l’Italia è in crisi e dunque intelligenti pauca.
Aggiornato il 04 febbraio 2019 alle ore 12:31