Legittima difesa, Salvini annuncia la legge: “Nel 2019 in Parlamento”

“L’eccesso di legittima difesa” secondo Matteo Salvini, “è un reato da cancellare”. Il vicepremier è riuscito ad ottenere il via libera al decreto Sicurezza. Ora punta a sventolare una nuova “bandiera”. Ad ottobre il Senato ha già approvato in prima lettura una prima versione della riforma, che modifica già la disciplina dell’eccesso colposo previsto dal Codice penale. Proprio per eccesso di legittima difesa risulta indagato Fredy Pacini, il titolare di una rivendita di gomme di Monte San Savino, in provincia di Arezzo, che l’altro ieri notte ha ucciso un ladro nella sua azienda dove dormiva dopo aver subito 38 furti. “Con lui non ho parlato ma ho avuto il piacere di parlare con la moglie e con l’avvocato e penso che questo lavoratore italiano perbene debba essere lasciato tranquillo perché quando vieni aggredito e uccidi una persona non oso immaginare il suo stato d’animo”.

Lo ha detto il ministro dell’Interno, parlando a “Radio Radio” della telefonata fatta all’imprenditore Fredy Pacini di Monte San Savino. “Però ci tengo a dire – ha detto Salvini – che questo signore da tempo era costretto a vivere e mangiare e dormire in un capannone con la moglie perché aveva subito 38 furti e tentativi di rapine e quindi se alle 4 di notte ti vedi entrare nel capannone dei malviventi che spaccano i vetri per fare l’ennesimo furto e temendo per la tua vita reagisci, al buio senza mirare a nessuno e purtroppo uno dei rapinatori o ladri finisce morto, oltretutto essere indagato per eccesso di legittima difesa è qualche cosa che non è degno per un paese civile. Ma visto che non sono pagato per protestare, ma per fare, posso garantire che a inizio del 2019 arriverà in Parlamento la nuova legge per la legittima difesa”.

Mercoledì prossimo inizierà in commissione Giustizia alla Camera la discussione sul ddl sulla legittima difesa, approvato al Senato il 24 ottobre scorso. Il provvedimento riconosce “sempre” la sussistenza della proporzionalità tra offesa e difesa “se taluno legittimamente presente nell’abitazione altrui, o in un altro luogo di privata dimora, o nelle appartenenze di essi”, “usa un’arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo al fine di difendere la propria o la altrui incolumità, i beni propri o altrui, quando non vi è desistenza e vi è pericolo di aggressione”.

 

Aggiornato il 29 novembre 2018 alle ore 12:12