
Giuseppe Conte ha parlato a Bruxelles con Angela Merkel ed Emmanuel Macron della manovra italiana. La cancelliera e il presidente francese hanno chiesto notizie sulla trattativa con l’Europa. È filtrato un inedito ottimismo dai due leader. Addirittura, si è registrata una certa soddisfazione. È l’esito delle parole che il premier ha trasmesso loro. Un fatto è certo: Conte e Jean-Claude Juncker hanno sottolineato la nuova fase attraverso una foto che li ha ritratti insieme sorridenti. Ma il presidente della Commissione europea ha avvertito Conte: “Se non cambiate l’impostazione e non abbassate il debito sarà difficile tenere a freno alcuni Paesi”. Già. Tra qualche settimana saranno i diciotto ministri dei Paesi con la moneta unica a decidere i tempi della procedura d’infrazione. Pare che dai paesi del Nord Europa arrivi la minacciosa richiesta di aprire subito la procedura, senza attendere il varo definitivo della legge in Parlamento.
La Commissione formalizzerà il 19 dicembre la procedura per deficit. L’Italia deve fornire segnali concreti di “cambiamento” prima di quella data. In buona sostanza, ora la “palla” passa ai due vicepremier. Stasera, infatti, Conte vedrà Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Al centro del confronto c’è la necessità di abbassare il debito. Così come l’obiettivo di riformulare alcune parti della manovra per dare spazio a quelle misure che possano favorire la crescita. Si discuterà della possibilità di contenere l’esborso per la Fornero e per il reddito di cittadinanza, in favore di maggiori investimenti. A questo punto, il vero nodo è rappresentato dai pentastellati. “Non ci impicchiamo ad un numero – ha detto un deputato grillino – ma vogliamo mantenere le promesse”. Il premier tornerà a Bruxelles il prossimo 13 dicembre, per partecipare al Consiglio europeo. A quel punto dovrà essere chiara la “revisione” della manovra.
Aggiornato il 26 novembre 2018 alle ore 13:10