
Matteo Salvini alza la voce. “Il decreto Sicurezza – ha detto – serve al Paese. Sono convinto che passerà entro il 3 dicembre oppure salta tutto e mi rifiuto di pensare che qualcuno voglia tornare indietro”. Il ministro dell’Interno è intervenuto sul decreto della discordia, a margine della firma di un protocollo d’intesa per la raccolta del sangue tra Donatori nati, Polizia di Stato e Vigili del fuoco. “Siamo tranquilli – ha dichiarato – stiamo mettendo sangue nelle arterie dei cittadini italiani salassati negli anni passati anche per colpa di scelte europee sbagliate e sono sicuro che l’Europa, i mercati, le agenzie di rating porteranno rispetto all’Italia che contribuisce con 5 miliardi di euro al bilancio dell’Unione”.
L’alleato pentastellato gli fa eco in diretta radiofonica. “Il Movimento cinque stelle sarà leale sul decreto Sicurezza”. Sono le parole pronunciate dall’altro vicepremier, Luigi Di Maio, ai microfoni di “Radio anch’io”. Il leader grillino ha detto la sua anche a proposito della fronda interna dei 19 deputati del M5s che hanno firmato una lettera carica di dubbi sul decreto e l’hanno inviata al capogruppo alla Camera Francesco D’Uva. “Come capo politico del Movimento – ha detto – devo assicurare la nostra lealtà a questo governo. Il decreto si deve approvare. È una questione di correttezza. Non ci si può rimangiare la parola”.
Aggiornato il 20 novembre 2018 alle ore 12:42