La Russia potrebbe comprare i titoli italiani

Vladimir Putin si dichiara disponibile a comprare titoli italiani. L’ipotesi avanzata è quella di un sostegno del fondo sovrano russo all’acquisto dei nostri Btp zavorrati dai pesanti tassi di interesse. Lo ha detto il presidente russo al Cremlino, nel corso di un vertice bilaterale con Giuseppe Conte. L’ipotesi, in realtà, circola dal momento in cui l’ha tirata fuori ad agosto l’euroscettico ministro degli Affari UE Paolo Savona. Il quale sostiene che l’acquisto dei nostri titoli da parte della Russia rappresenterebbe uno scudo vero e proprio quando la Banca centrale europea cesserà di soccorrerci. Secondo Putin, “non c’è nessuna remora politica all’acquisto dei vostri titoli di Stato. Perché l’Italia ha basi economiche molto solide”. Ma la precisazione di Conte toglie dall’imbarazzo la delegazione italiana. “Non siamo venuti qui – sostiene il premier – a chiedere alla Russia di comprare i titoli italiani. Ma se il fondo volesse comprarli farebbe un affare. Visto che la nostra economia è solida”. 

Putin ha garantito al premier che invierà “un esponente di alto livello” a Palermo, il 12 e il 13 novembre, in occasione della conferenza sulla Libia. Con ogni probabilità si tratta del primo ministro Dimitri Medvedev. L’obiettivo del premier russo sarà quello di convincere il generale Haftar a non dialogare con i francesi per negoziare una nuova strategia di pace condivisa, direttamente, al vertice siciliano.

L’incontro tra Conte e Putin va al di là del cronoprogramma. Discutono delle sanzioni imposte alla Russia dalla comunità internazionale per l’annessione della Crimea. Conte ribadisce la disponibilità italiana al superamento di quelle sanzioni. Nel frattempo i due siglano accordi commerciali alla presenza dei vertici di aziende italiane.

Ma la scena finale del vertice è tutta di Putin. Il presidente russo lascia interdetti gli astanti quando sostiene che, considerato il disimpegno statunitense dagli accordi sul disarmo, “potrebbe non esserci più alcun limite alla corsa agli armamenti. Se gli Stati Uniti dislocheranno i missili in Europa, i singoli Paesi saranno tranquilli con un grado di sicurezza così basso? A quel punto, la Russia sarebbe costretta a rispondere in maniera speculare”.

Aggiornato il 25 ottobre 2018 alle ore 13:12