Pace fiscale, Salvini: “Tetto a 500mila euro”

Matteo Salvini sostiene che non ci sarà alcun compromesso sulla “pace fiscale”. Il ministro dell’Interno conferma che il provvedimento del governo “non sarà una classica rottamazione ma un intervento a gamba tesa, che riguarderà tutti i debiti fino a 500mila euro. Si tratterà quindi – ha detto ai microfoni di Rtl 102,5 – di un intervento a saldo e stralcio, non solo su interessi e sanzioni, ma anche sul capitale”. Il leader leghista è convinto: “La pace fiscale che voglio portare fino in fondo – ha sottolineato – è quella di milioni di italiani costretti a vivere da fantasmi che hanno fatto la dichiarazione dei redditi e poi gli andata male e si portano dietro cartella che non pagheranno mai”.

Secondo una delle varie bozze del Decreto fiscale collegato alla manovra, doveva essere varata una terza “edizione” della rottamazione della cartelle. In pratica, si dovrebbe effettuare il pagamento integrale dell’imposta dovuta e l’azzeramento di sanzioni, interessi e more.

Altra questione riguarda le liti tributarie. Era previsto un condono con lo sconto del 50 per cento su quanto dovuto in caso di vittoria in primo o secondo grado con l’Agenzia delle entrate. Secondo i dati forniti proprio dall’Agenzia delle entrate, lo scorso luglio, ammonta, complessivamente, a 871 miliardi di euro il valore complessivo debiti da riscuotere nei confronti di circa 20 milioni di contribuenti. Una quota minima, circa 84 miliardi, possono essere aggrediti, tenuto conto della cifra complessiva. Che prevede anche debiti di persone decedute o fallite.

Aggiornato il 08 ottobre 2018 alle ore 13:13