Gentiloni possibile candidato per la Commissione Ue

Paolo Gentiloni candidato del Pse alla Commissione Europea. Non è solo un’ipotesi. Pare che il partito abbia fatto il suo nome. La notizia è emersa ieri grazie agli studenti della Luiss. L’ex premier ha presenziato alla consegna dei diplomi di Executive Master in leadership politica. E i ragazzi che gestiscono la radio dell’università lo hanno intervistato. Gentiloni si è detto “onorato e lusingato. Ci sono tanti e autorevoli nomi e io mi sento impegnato qui in Italia. Sapete, la sinistra in Europa ha osservato con molta attenzione cosa sta accadendo da noi dopo la manifestazione di domenica. Il Pd in definitiva si sta mettendo in sesto”.

Nel corso dell’incontro con Pierferdinando Casini e Marc Lazar, Gentiloni si è interrogato retoricamente: “Come si diventa premier? Grazie a competenza, professionalità e resistenza ma anche il fattore c.”. Una buona dose di fortuna. “La politica – sostiene Gentiloni – è un mestiere che richiede una disponibilità veramente notevole. E attenzione a non essere schiavi della comunicazione: i politici sono sollecitati h24. Non è detto che questo aumenti popolarità. Anzi, io consiglierei di rallentare un attimo, la sovraesposizione mediatica fa male e fa male alla politica. La gente pensa che i politici passino il tempo a discutere in tivù arrivando con le auto blu in trasmissione”.

Gentiloni parla chiaramente dell’esperienza come primo ministro. “L’idea che mi sono fatto – afferma – è che il presidente del Consiglio e Palazzo Chigi siano una nave ammiraglia che deve guidare imbarcazioni la cui stazza però è addirittura superiore”. L’ex premier crede che “si debba dare al Paese un’idea rassicurante e rasserenante della leadership. Io ho cercato di essere il più sobrio possibile e ha funzionato visto che il mio governo è partito come uno dei più impopolari del dopoguerra e alla fine le cose sono parecchio migliorate”.

Aggiornato il 05 ottobre 2018 alle ore 13:31