
Perché insiste, Matteo Salvini? Non dica che non ha capito. Perché, allora, davvero sarebbe giusto, che lo spread salisse a mille. Ma Lei, si rende conto dei grillini? Ha visto bene come fanno a Roma, Torino e Livorno? Ha visto oppure no? Si è reso conto di quello che ha fatto e detto Rocco Casalino? Guardi che si tratta del portavoce del governo suo, mica di quello del pianeta Marte. Come può, caro Matteo, insistere con questi che predicano Rousseau senza averlo letto, come può stare accanto al veterocomunismo, statalismo, assistenzialismo, che lei ha combattuto sempre? Ma lei se lo ricorda quello che ha giurato sul rosario? Ricorda le promesse elettorali? E non ci dica che lo sta facendo, perché fino ad ora, quello che è uscito è una barzelletta di spesa folle e devastante.
Il “reddito”, Salvini, è solo una “marchetta elettorale”, che gli italiani pagheranno cara, per vellicare gli appetiti di consenso dei grillini. Costa un botto e non serve a niente. E non ci dica che il reddito esiste altrove. Perché dove esiste lo stanno correggendo e quei sistemi sono un altro mondo. Da noi i sussidi hanno funzionato solo per i voti, ecco perché il sud è rimasto a terra. Il sud è stato rovinato dal cattocomunismo assistenziale. È stato utilizzato per i voti e abbandonato per il resto, perfino la Cassa per il Mezzogiorno fu un grande imbroglio e lo sappiamo. E dopo questo lei Salvini che fa? Appoggia il “reddito” grillino che toglierà ogni voglia d’intrapresa, ogni stimolo del fare, ad una terra così bella e grande, che, se fosse aiutata allo sviluppo, si mangerebbe il Nord a mozziconi.
E poi, Salvini sulla giustizia, come la mettiamo? I grillini sono forcaioli, invidiosi, permalosi e manettari. Lei, invece, vuole riformare la giustizia? Non ha detto che è necessario cambiare? Caro Matteo, con Grillo la giustizia non si tocca, coi postcomunisti la giustizia è un punto chiave. Basterebbe ripensare al perché Palmiro Togliatti volle proprio quel ministero! Eppure Salvini, Lei un tempo predicava altro: federalismo, presidenzialismo, lotta all’assistenzialismo e ai malati immaginari, via lo Stato onnipresente e via le leggi passacarte. Sbagliamo? Come se non bastasse coi grillini, anche sull’immigrazione rischia il “cul de sac”. Perché, se pure Roberto Fico non fosse sufficiente, sopra di lui c’è Sergio Mattarella e, dulcis in fundo, la Consulta. Dunque, dove vuole andare? Ecco perché la invitiamo, ancora una volta, a chiedere un’Assemblea Costituente. Imponga ai suoi alleati la riforma della giustizia, faccia valere il suo bonus di maggioranza per riuscire. All’Italia, Salvini, serve il programma suo e del centrodestra: la Flat tax, la delegificazione, un piano Marshall per il sud, la de-statalizzazione più grande della storia. Serve levare ai cattocomunisti quello che hanno preso e rovinato, a spese di tutti e del Paese.
Insomma, caro Matteo, all’Italia serve la Lega. Quella giusta però. Che non è questa in comunella coi grillini. Lasci perdere, dia retta. Torni al voto e vinca tutto, col centrodestra, però. Che è casa sua, speriamo...
Aggiornato il 02 ottobre 2018 alle ore 13:06