
Un nodo particolarmente difficile da sciogliere nel governo ha un nome e un cognome: Legge Fornero. Resta alta la tensione tra il Movimento Cinque Stelle e il ministro del Tesoro, Giovanni Tria. Lo scontro anche questa volta è sulla manovra.
Il ministro del Tesoro di fatto ha espresso alcuni dubbi sull’inserimento in manovra della quota 100 con il superamento della riforma Fornero. “Bisogna risolvere alcune difficoltà che si sono trovate nell’applicazione della Fornero, bisogna accompagnare l’uscita dalle imprese di un personale che è diventato molto anziano a favore dei giovani. La famosa staffetta generazionale non riguarda l’età ma le competenze”, ha affermato il ministro.
Di fatto però, secondo alcune indiscrezioni, dal Tesoro si tende a frenare nell’inserire in manovra sia il reddito di cittadinanza sia la riforma del sistema previdenziale. Di Maio ai suoi però avrebbe detto: “Riforma Fornero? Va assolutamente inserita nel Def, perché è un punto importante del nostro programma e o la si inserisce ora o sarà difficile realizzarlo più avanti”.
Di fatto i pentastellati vorrebbero una manovra con dentro tutto. Ma da via XX Settembre si frena. E così il Movimento Cinque Stelle insiste perché la riforma che cancella la Fornero venga inserita da subito in manovra. Ma sarà ancora braccio di ferro con il Mef. E le prossime ore saranno determinanti.
Aggiornato il 27 settembre 2018 alle ore 12:30