
A far esplodere la polemica tutta interna al centrodestra è stato il voto di Forza Italia contro Marcello Foa in Vigilanza Rai. Ieri mattina il leader leghista era andato a trovare il Cavaliere all’ospedale San Raffaele di Milano. “Sono andato per affetto, perché la salute viene prima di tutto”, spiega.
È stato un incontro franco e cordiale che aveva lasciato presagire esiti positivi. Nel pomeriggio, poi, la rottura: Berlusconi ha chiuso completamente a Foa scatenando così l’ira di Salvini. “La Lega non ha mai avuto così tanto consenso e Forza Italia così poco - commenta il ministro dell’Interno - se la Lega ha quattro volte i voti di Fi forse qualcuno sta sbagliando qualcosa. Mi pare che gli italiani abbiamo già scelto con chi stare”.
Il braccio di ferro con Berlusconi ha fatto infuriare Salvini. E al centro, come detto, c’è la nomina di Foa. È insomma un muro contro muro tra Lega e Forza Italia sulla presidenza della Rai. La frattura si apre di buon mattino, con la bocciatura di Foa in commissione di Vigilanza grazie al non voto dei parlamentari azzurri, schierati con Pd e Leu contro la ratifica dell’ex firma de Il Giornale.
La rottura si consuma nel tardo pomeriggio, con il fallimento definitivo dell’ipotesi di ricompattare il centrodestra sul nome del giornalista. “Mi rimetto alle decisioni dell’azionista”, commenta Foa lasciando subito intendere che non intende dimettersi dal cda in attesa di un segnale dal governo.
Apre così, da consigliere anziano, la riunione lampo del cda di Viale Mazzini che in poco più di venti minuti non può che limitarsi a prendere atto del voto della bicamerale. Il presidente designato “è una persona libera che ha lavorato nell’ambito dell’informazione del centrodestra, conto che abbia il sostegno di tutto il centrodestra”, insiste da subito Salvini e sembra aprire a un margine di intesa.
Più cauta la posizione del vicepremier Di Maio: “Va eletto un presidente della Rai: se ci sarà un’intesa tra le forze politiche su Foa è auspicabile che torni, altrimenti sono le forze politiche che siedono in commissione, nella loro interlocuzione, che possono trovare un’alternativa”.
Aggiornato il 02 agosto 2018 alle ore 11:57