Berlusconi vara “L’altra Italia”

Silvio Berlusconi lancia “L’Altra Italia”. Riabbraccia i politici azzurri impegnati in Parlamento, nelle Regioni e nei Comuni e annuncia la svolta che riporterà Forza Italia alla guida del Paese. L’auletta dei gruppi di Montecitorio è gremita da quel 70 per cento di nuovi senatori e deputati e il Cavaliere si dice “orgoglioso”.

L’Altra Italia è il contenitore del rinnovamento che ha avuto inizio con la nomina di Antonio Tajani a vicepresidente. La strada è tracciata e l’ex premier non intende girarsi dall’altro lato. “Io sarò con voi in questa battaglia. Sarò in campo perché lo considero un dovere morale verso il mio Paese”, assicura preannunciando di fatto la sua candidatura alle elezioni europee del prossimo maggio.

Berlusconi insomma suona la carica perché è convinto che “guardando la situazione attuale e a quello che sta succedendo, nel giro di alcuni mesi questo governo finirà”. Si dice dispiaciuto infatti di rilevare che “l’azione del Governo Conte fin qui è stata di assoluta mediocrità, e nei prossimi mesi è destinata a peggiorare”.

Durante il discorso, a tutti viene distribuita la spilletta con il tricolore come sfondo al nome del partito. E lui, il Cavaliere, esorta: “Porto il distintivo di Forza Italia con orgoglio. Fatelo anche voi, con lo stesso orgoglio”. Il rilancio azzurro parte anche dai piccoli gesti, ma il leader sottolinea l’importanza delle nuove nomine, indica al suo fianco il vicepresidente che è il numero uno del Parlamento europeo e il nuovo coordinatore di Dipartimenti e Consulta. “Con Antonio Tajani Forza Italia ha scelto i moderati, i Popolari, gli europeisti che vogliono il cambiamento. Con Adriano Galliani ha scelto la competenza, la concretezza e l’esperienza di uno dei migliori manager che ho conosciuto in tanti anni di lavoro”.

Quando fa un omaggio commosso a Sergio Marchionne, “esempio per tutti i nostri manager”, la platea scatta in piedi. E il Cavaliere dice: “La parola manager mi fa venire in mente ognuno di voi di Forza Italia: è come se ci fossero 300 manager, preparati negli studi e nel lavoro”. Appuntamento a settembre, per un nuovo incontro.

Aggiornato il 27 luglio 2018 alle ore 12:09