Non c’è trippa per gatti

Potranno litigare per spartirsi le poltrone, insistere con la faccia di bronzo sulle promesse, ma alla fine del “contratto” si farà poco o niente e il ministro Giovanni Tria è stato chiaro: non ci sono risorse. Insomma, “non c’è trippa per gatti” e la somma delle promesse elettorali della Lega e dei grillini è impossibile a realizzarsi.

Ecco perché è calata all’improvviso la nebbia più fitta intorno ai cavalli di battaglia con i quali i pentaleghisti hanno vinto la sfida del 4 marzo scorso. Del resto ci vuole faccia tosta a insistere sulla cancellazione della “Fornero”, senza però dire nulla del come e quando, così come nulla si dice del come e quando partiranno flat tax e pace fiscale.

Vi sembra normale aver rincorbellito gli elettori sulla chiusura di ogni lite e pendenza col fisco, senza che ancora oggi, sotto scadenza di rottamazione, nulla si sappia di come si farà e in che tempi? Per farla breve, si corre il rischio con improntitudine di imbrogliare tutti quei poveri cristi che aderiranno alla rottamazione, e favorire invece i furbetti che non lo faranno. Per non parlare dell’angoscia nella quale si sta tenendo tutta quella gente, che per necessità si troverà obbligata, in mancanza d’altro, ad attivare l’indecenza dell’Ape, volontaria o sociale che sia.

Insomma ad oggi le promesse solenni restano solo una vera nebulosa, per non dire di peggio, con l’aggravante oltretutto che il ministro Tria non fa che ripetere la mancanza di risorse disponibili.

Dunque la verità è una sola, nessuno sa come e quando si abolirà la “Fornero”, come e quando si farà la pace fiscale, come e quando partirà la flat tax o il reddito di cittadinanza. In compenso però nella maggioranza, secondo le peggiori liturgie, si sbranano per spartirsi posti, poltrone, incarichi, alla faccia del cambiamento e della serietà con gli elettori.

Non era questo che ci saremmo aspettati, specialmente da Matteo Salvini e dalla Lega, visto che l’inaffidabilità dei grillini era piuttosto nota a partire da Roma. Delle due l’una, o la Lega con un sussulto di coerenza avvia concretamente l’impegno elettorale, oppure, piaccia o meno, anche con Salvini nulla sarà cambiato e nulla cambierà. Aspettiamo risposte.

Aggiornato il 23 luglio 2018 alle ore 11:48