Governare con le dirette Facebook?

È una questione di metodo. Non solo di merito. Non so chi consigli Matteo Salvini o se, come appare probabile, si consigli da solo. Ma ogni giorno che Dio manda in terra un qualsivoglia ministro dell’Interno non può permettersi di esternare la propria cosmogonia. Ovvero dire la propria su qualsivoglia argomento dello scibile umano, dalla retata di spacciatori clandestini all’ennesima nave fermata prima che approdi ai porti italiani, passando per i beni sequestrati alla mafia e le pensioni pagate o meno dagli extracomunitari. E ci si è tenuti stretti.

Un ministro che governa, le proprie opinioni le manifesta attraverso i provvedimenti che fa approvare non con le dirette Facebook da una piscina o dal Palio di Siena. Così comunica, forse, un capo populista durante una campagna elettorale o un ultrà di curva di una squadra di calcio. A ben guardare è lo stesso errore di Matteo Renzi – moltiplicato per dieci, per ora – che finì per trasformarsi in autogoal. L’elettorato oggi è volatile e zoccoli duri non sembrano esistere più. Inoltre è difficile non fare i conti anche con il “Partito delle procure”, che quando fischia la fine della ricreazione allora sì che “la pacchia è stra-finita”.

Infine non è da sottovalutare l’insidia di un alleato di governo che sembra scemo – e forse lo è davvero – ma che ti attende al varco all’urlo di “onestà, onestà!”. È vero che i grillini sono affetti dalla sindrome delle bugie patologiche e che piegano le cose al loro cinico interesse e quant’altro, ma solo nella scorsa campagna elettorale Luigi Di Maio tuonava ferocemente contro questi fondi della vecchia Lega che la nuova è chiamata a restituire. E non è detto che, in una futura ottica di rottura, non ritiri fuori strumentalmente la cosa. Per cui il consiglio non richiesto che si può dare al ministro dell’Interno è semplice: prenda esempio dai suoi predecessori Marco Minniti e Roberto Maroni. Più presenza e meno esternazioni. Più fatti e meno dirette Facebook. Altrimenti la cosa si auto-butterà in caciara da sola e lui sarà il primo a rimetterci.

Aggiornato il 05 luglio 2018 alle ore 12:51