
Nuovo scontro in seno al governo. Il presidente dell’Inps, Tito Boeri, sembra avere le ore contate al vertice dell’istituto nazionale di previdenza. L’Inps. È infatti durissima la nuova bordata lanciata dal vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini. In uno dei suoi video su Facebook, registrato durante la visita a un’azienda confiscata alla mafia, il leader leghista è tornato ad attaccare la tesi - cara a Boeri - secondo cui saranno i migranti a pagare (in parte) le pensioni agli italiani.
“L’immigrazione positiva, pulita, che porta idee, energie e rispetto è la benvenuta. Il mio problema sono i delinquenti, come quello che ha ammazzato un italiano di 77 anni a Sessa Aurunca, preso a pugni da una di queste risorse che ci dovrebbero pagare le pensioni. Perché c’è ancora qualche fenomeno, penso anche al presidente dell’Inps, che dice che senza immigrati è un disastro. Ma ci sarà tanto da cambiare anche in questi apparati pubblici”.
Quello di Salvini, insomma, sembra avere tutti i connotati di un benservito al numero uno dell’Inps. Un benservito che arriva alla vigilia della presentazione del rapporto annuale sulla previdenza stilato dall’Inps. Salvini non è nuovo agli attacchi contro Boeri.
Un anno fa già lo redarguiva aspramente con queste parole: “Boeri mi ha fatto incazzare come un bufalo. Ha detto che gli italiani certi lavori non li vogliono più fare e quindi meno male che ci sono gli immigrati. Ma gli italiani quei lavori non vogliono farli perché sono pagati 3 euro l’ora...”. Oggi un nuovo testa a testa. E chissà se la poltrona del numero uno Inps salterà per davvero.
Aggiornato il 04 luglio 2018 alle ore 13:16