
Il presidente francese, Emmanuel Macron, è giunto in Vaticano, accompagnato dalla moglie Brigitte e dal seguito, per l’udienza con Papa Francesco. Il corteo di auto del capo di Stato francese è entrato in Vaticano attraverso Piazza San Pietro e l’Arco delle Campane e, accolto dal picchetto d’onore delle Guardie Svizzere, è arrivato nel Cortile di San Damaso.
Papa Francesco e Macron si sono poi salutati con una cordiale stretta di mano e lo scambio di alcune battute all’arrivo del capo di Stato nella Sala del Tronetto, nel Palazzo apostolico vaticano, prima di entrare nella Biblioteca pontificia dove ha luogo il colloquio privato.
Insomma, mentre continuano a volare accuse incrociate tra Francia e Italia sul tema dei migranti, il presidente Macron vola a Roma nel tentativo di trovare una sponda sulla crisi migratoria a tre giorni dal cruciale vertice Ue di Bruxelles. All’udienza di circa mezz’ora con il Pontefice è seguito un colloquio con il segretario di Stato, Monsignor Pietro Parolin.
Il capo dell’Eliseo arriva nella Capitale accompagnato anche dai suoi ministri dell’Interno Gérard Collomb e degli Esteri Jean-Yves Le Drian. Ma non vedrà alcun esponente del governo o delle istituzioni italiane: la visita in Vaticano, organizzata da tempo, prevede incontri solo con esponenti della Santa Sede e comunità cattoliche.
“Il Papa non è l’Italia. Quello di oggi è l’incontro tra due uomini dal carattere forte, che ancora non si conoscono”, ma tra cui possono emergere importanti punti di convergenza”, spiegano all’Eliseo, citando anzitutto la questione migratoria e dossier ad essa connessi come la difesa del clima e gli aiuti allo sviluppo, ma anche temi cari ai due leader come la pace e il multilateralismo. “L’incontro - aggiungono a Parigi - può essere l’occasione per accordare due voci potenzialmente complementari su diversi aspetti”.
Aggiornato il 26 giugno 2018 alle ore 11:57