
Serve più Europa. L’immigrazione è un problema europeo e richiede un’assunzione di responsabilità a livello europeo. Su questo punto i 16 capi di Stato e di governo della Ue sono d’accordo. Così come sono d’accordo sul fatto che le frontiere esterne vanno rafforzate e che va intensificata la cooperazione con gli Stati africani dai quali arrivano i migranti.
Nessuna decisione operativa né documento finale di sintesi - come del resto era previsto - al vertice informale di Bruxelles sulla questione migranti. Il premier Giuseppe Conte valuta comunque positivamente il complicato summit a 16, con i leader europei divisi su molti temi, che ha preceduto il Consiglio europeo di fine mese. “Si è conclusa la riunione informale sul tema migrazione a Bruxelles e rientriamo a Roma decisamente soddisfatti. Abbiamo impresso la giusta direzione al dibattito in corso. Ci rivediamo giovedì al Consiglio europeo”, scrive su Twitter il presidente del Consiglio, dopo aver lasciato Palais Berlaymont, la sede del summit.
“Siamo tutti d’accordo: non si possono lasciare da soli i Paesi di primo arrivo e d’altro canto migranti e profughi non possono scegliere in quale Paese fare richiesta di asilo”, dice la cancelliera tedesca dopo il vertice. Angela Merkel ha ribadito come la responsabilità debba essere spalmata tra tutti i Paesi Ue e ha aggiunto che “quando possibile vogliamo trovare soluzioni europee. Laddove non sia possibile, vogliamo sviluppare insieme a quelli che sono disponibili un comune piano di azione. Abbiamo trovato molta buona volontà per discutere e superare i disaccordi sul tema migranti”, ha spiegato Merkel, evidenziando anche la convergenza registrata sulla necessità del rafforzamento delle frontiere esterne e sul fatto che nessun Paese deve prendersi il peso da solo. Ma c’è chi gioca con la paura.
“Il presidente del Consiglio Conte ha espresso una posizione ed è stato coerente con l’insieme delle discussioni al tavolo”, ha commentato il presidente francese Emmanuel Macron al termine della mini riunione. “Ma a volte - ha aggiunto - sento cose dalla stampa che non sono la stessa cosa...”. Poi: la discussione ha “permesso di escludere le soluzioni non conformi ai nostri valori, le soluzioni che chiedevano tattiche di respingimento. Le soluzioni non conformi al diritto internazionale umanitario e al diritto europeo non sono state ritenute come pertinenti”.
E infine: “Alcuni cercano di strumentalizzare la situazione dell’Europa per creare una tensione politica e giocare con le paure. La mia posizione è che non nasconderò mai la verità ai miei concittadini, ma che bisogna avere una posizione efficace ed umana”.
Aggiornato il 25 giugno 2018 alle ore 12:19