Il censimento dei cretini

Matteo Salvini ha annunciato di voler fare il “censimento” dei “Rom”, dei nomadi. Ha però subito realizzato un censimento (largamente imperfetto) dei cretini. Salvini non mi è certo simpatico. Ha un irrefrenabile bisogno di dare carattere aggressivo a qualsiasi sua iniziativa. Sembra studiare ogni possibilità di apparire supponente e grossolano.

Ma a questa iniziativa, tendente, lo si voglia o no, a dare condizioni anche giuridiche ai nomadi un po’ meno diverse da quelle degli altri cittadini ed abitanti del nostro Paese, si è risposto con le più cretine delle argomentazioni. La Boldrini ha detto che per fare un “censimento” ci vuole una legge. Anche, quindi, per fare la conta dei vacanzieri in un centro marittimo o di montagna. E, poi, gli antirazzisti. Mi spiace: al coro dei cretini, che vedono in quel progetto una schedatura “razziale”, si è unita anche la Federazione delle Comunità Ebraiche.

Per essere antirazzisti occorrerebbe, dunque, che un gruppo, un insieme di famiglie si metta a vivere senza fissa dimora, senza un luogo di residenza, senza certezza di nascite e matrimoni. Lasciarli vivere così la loro “diversità” non sarebbe razzismo. Contarli, registrarli come tutti noi siamo registrati, sarebbe, invece, un provvedimento nazista. Cretini! Questo è il censimento dei cretini.

 

Aggiornato il 19 giugno 2018 alle ore 18:17