
Le due parole fondamentali intorno cui deve avvinghiarsi l’Europa sono “tendenziale” e “convergenza”. Gli Stati membri europei devono tendenzialmente convergere progressivamente nella Europa unita. Questo è quanto scritto e quanto è stato perfezionato nei Trattati comuni europei. Non sono previste deviazioni se non quelle date dagli errori in cui pur si è già incorsi, ad esempio con il Fiscal compact che Trattato non è, essendosi autoproclamato tale. Il Fiscal compact ha portato l’Unione europea fuori strada. Va pertanto annullato. Valgono i soli Trattati europei valevoli erga omnes.
Le politiche monetarie ed economiche autonome di ciascuno Stato membro devono poter essere attuate all’interno dell’Europa unita. Ciascuno Stato membro deve portare avanti la propria politica monetaria economica interna autonoma “convergendo” in Europa in maniera “tendenziale” e progressiva. I Trattati non prevedono né prescrivono né rigorismi né costrizioni di sorta. L’Europa non è una camicia di forza. Europa politica non significa che decide uno solo, quanto piuttosto si tratta di un coro a più voci ciascuna dotata di propria vocalità sonora, e un autonomo percorso per averla squillante. La nuova Europa è un’Unione di Stati membri monetariamente ed economicamente autonomi, convergenti in maniera tendenziale. Al vicino appuntamento europeo dei prossimi 28 e 29 giugno l’Italia deve azionare una maggioranza possibile con Paesi ritenuti meno importanti ma più numerosi quali la Polonia, la Repubblica Ceca, l’Ungheria e la Slovacchia e disporre e dispiegare con essi il proprio piano riguardo, tanto per cominciare, i flussi migratori. L’Unione cioè, per la propria stessa sopravvivenza ed esistenza deve oggi siglare accordi con i Paesi a più alto tasso migratorio, ad esempio i Paesi del nord Africa, perché si riprendano i clandestini finti profughi riportandoli in Tunisia così come in Nigeria e via dicendo.
È l’Europa, si ricordi, non l’Italia, a dover finanziare l’esodo in direzione inversa e contraria all’arrivo. Allo stesso modo con cui la Germania ha convinto e fatto pagare all’Europa i tre miliardi alla Turchia del dittatore Recep Tayyip Erdoğan così fermando gli sbarchi dalle coste turche, parimenti l’Italia deve comunicare all’Europa di mettere mano al portafoglio - che è anche il nostro - e sborsare al fine di rimpatriare i finti profughi nei Paesi di provenienza. La nuova Europa, che si va via via delineando, trova la propria ragione di esistere ed esserci in tre ambiti: la politica estera, la difesa e la libertà di commercio. È necessario dunque velocemente sostituire, facendola ritirare, Federica Mogherini e posizionare in sostituzione per l’Italia un soggetto politicamente capace in sintonia con Donald Trump e il nuovo corso mondiale in atto, quale ad esempio il liberale Antonio Martino. La modulazione e coordinamento delle autonome politiche monetarie ed economiche va coordinata e disciplinata, regolamentata, affidandola alla Banca centrale europea che deve operare sotto il cappello politico della nuova Europa.
Aggiornato il 19 giugno 2018 alle ore 12:30