Verso lo scontro sul regolamento di Dublino

È il giorno dello scontro ai massimi livelli sull’immigrazione nell’Unione Europea. A Lussemburgo va in scena l’incontro dei ministri degli Interni e Giustizia Ue sull’accoglienza dei migranti. Si discute la proposta bulgara di modifica delle modalità di richiesta di asilo.

Critiche da Germania e Svezia. Salvini sarà assente per il voto di fiducia del governo italiano. Intanto la Germania è aperta a una discussione costruttiva sulla proposta della presidenza bulgara per la riforma del regolamento di Dublino, l’accordo che disciplina il diritto d’asilo per i migranti che arrivano in Europa. “Com’è attualmente non la accettiamo”, spiega il segretario di Stato tedesco Stephan Mayer al suo ingresso al consiglio Affari interni.

“Non c’è solo l’Italia ad opporsi quindi. Anche i Paesi Visegrad sono contrari, e il governo tedesco critica punti precisi”, afferma. Gli ha fatto eco il ministro alla migrazione svedese Helene Fritzon, al suo arrivo al consiglio europeo Affari interni, a Lussemburgo. “L’Europa ha bisogno di un’intesa sulla riforma di Dublino, ma con le elezioni delle destre in Europa c’è un problema per raggiungere un compromesso oggi. C’è un clima politico più duro. Non si tratta solo dell’Italia, ma anche della Slovenia”. Già qualche giorno fa infatti, il neo ministro dell’Interno italiano Matteo Salvini aveva annunciato che la posizione dell’Italia sarebbe stata dire “no alle nuove politiche di asilo perché lasciano soli i Paesi del Mediterraneo, Italia Spagna, Cipro e Malta”.

L’Austria invece considera Roma un alleato forte e se non ci sarà un’intesa sulla proposta per la riforma del regolamento di Dublino sul tavolo al vertice dei leader Ue di giugno, a settembre (durante la presidenza austriaca), “annuncerò qualcosa come un piccola rivoluzione copernicana sulla politica di asilo”, dice il ministro dell’Interno austriaco Herbert Kickl, entrando al consiglio.

Il regolamento di Dublino venne firmato nella capitale irlandese il 15 giugno 1990 da Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Regno Unito che cominciarono a metterlo in atto nel settembre 1997. Si sono poi aggiunti Austria, Svezia e Finlandia. Attualmente è in vigore il regolamento Dublino III del 2014, che definisce quale Stato deve farsi carico della richiesta di asilo di una persona giunta in territorio europeo.

Aggiornato il 05 giugno 2018 alle ore 12:26