
La Festa della Repubblica è passata e il governo si prepara a mettersi al lavoro. “Sui migranti non terremo una linea dura, ma di buonsenso”, ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, arrivato a Catania per sostenere il candidato sindaco del centrodestra, Salvo Pogliese. “La Sicilia non può essere il campo profughi dell’Europa”, ha aggiunto il segretario della Lega. Salvini ha poi assicurato: “Non assisterò a sbarchi su sbarchi senza fare nulla”. A chi gli chiedeva un commento sulla sparatoria di Vibo Valentia, il leader leghista ha risposto: “Non è mai la violenza la risposta per risolvere alcun tipo di problema. Voglio lavorare per cambiare le leggi, perché troppo spesso puniscono persone perbene e premiano i delinquenti”. Poi, si sofferma sui fatti accaduti in Tunisia. “La Tunisia è democratica. Non mi risulta che ci siano guerre o carestie, ma esporta spesso e volentieri galeotti”, è l’affondo del ministro, intenzionato a non dare chance a chi arriva in Italia da situazioni non ritenute minacciose per la libertà o la sopravvivenza. Nel corso della conferenza stampa con il candidato sindaco di Catania, Salvini ha rilanciato: “Oggi altri morti in mare. Il Mediterraneo è un cimitero. C’è un unico modo per salvare queste vite: meno gente che parte, più rimpatri. La vita è sacra e per salvarla bisogna evitare che salgano sulle carrette del mare. Da ministro farò di tutto, lavorando con quei governi, per evitare le partenze di quei disperarti che pensano che c’è l’oro in Italia. Non c’è lavoro per gli italiani, non c’è nulla di semplice. Al governo non ci sono né Batman né Robin”. Poi ha continuato: “Sono stato al Viminale e ho aperto diversi fascicoli. Ho scoperto che in Italia il costo di assistenza per i richiedenti asilo è il più caro d’Europa e i tempi di rilascio delle autorizzazioni i più lenti”, ha spiegato il ministro dell’Interno. “Daremo risposte concrete − ha annunciato − Limitare sbarchi e aumentare le espulsioni significa salvare vite, lo dico semplice così lo capisce anche Saviano. Occorre chiudere il business della malavita sula gestione migranti. La polizia sta facendo un grandissimo lavoro”.
Frattanto, la Tunisia esprime “il suo profondo stupore per le dichiarazioni del ministro degli Interni italiano sul dossier immigrazione”. Lo si legge in una nota del ministero degli Esteri di Tunisi che oggi “ha ricevuto l’ambasciatore italiano per informarlo del grande stupore” per le dichiarazioni di Matteo Salvini che “non riflettono la cooperazione tra i due Paesi nel campo della gestione dell’immigrazione e indicano una conoscenza incompleta dei vari meccanismi di coordinamento esistenti tra i servizi tunisini e italiani per affrontare questo fenomeno”. Nell’incontro con l’ambasciatore italiano a Tunisi, “il nostro Paese ha ribadito la sua volontà di continuare con il nuovo governo italiano sulla via del consolidamento dei rapporti di fraternità e di collaborazione strategica in vigore tra i due Paesi”, prosegue la nota del ministero tunisino, postata su Facebook. Ricordando le frasi di “Salvini, in Sicilia, in cui ha sottolineato che “la Tunisia, Paese libero e democratico non manda in Italia gentiluomini, ma spesso e volentieri galeotti”, la nota sottolinea che “il ministro degli Interni italiano ha incaricato” l’ambasciatore “di comunicare alle autorità tunisine che le sue dichiarazioni sono state riportate fuori dal contesto e che è pronto a sostenere la cooperazione” con Tunisi.
Aggiornato il 04 giugno 2018 alle ore 18:45