
“Se davvero nascerà un Esecutivo Lega/Movimento 5 Stelle, che ha nel suo patto costitutivo una pregiudiziale sulla non partecipazione o rilevanza politica di Forza Italia e del Presidente Silvio Berlusconi, credo che dovremo serenamente collocarci all’opposizione e valutare i singoli provvedimenti che verranno proposti analizzandoli esclusivamente sotto il profilo dell’interesse degli italiani e valutando, per ciascun provvedimento, la capacità di affrontare e risolvere i gravissimi problemi che affliggono il nostro Paese a cominciare da quelli dell'economia, del lavoro e dell’occupazione. Contemporaneamente, il nostro Movimento (sotto la guida insostituibile di Silvio Berlusconi) dovrà dare avvio concreto e immediato a una radicale opera di rinnovamento e di organizzazione territoriale. Serve un partito politico che torni a dialogare e rappresentare interi strati della società (a cominciare da quel ceto medio produttivo e operoso aggredito dalla crisi) e a dare voce alle categorie sociali e al sistema delle aziende e delle professioni. Serve un radicamento popolare (e non populista) dentro la società investendo sulla classe dirigente che ha conoscenza dei problemi e ha consenso, rappresentata dai nostri amministratori locali. Serve avere le mani libere, avere nel cuore gli interessi dell’Italia e le scarpe piene di polvere per i chilometri percorsi ascoltando i problemi del popolo italiano. Così ridaremo forza ai nostri valori, un contributo importante alla buona politica e una speranza reale di cambiamento e benessere ai nostri elettori e a milioni di italiani”.
Sono le parole di Marcello Fiori, responsabile nazionale settore Enti locali di Forza Italia.
Aggiornato il 10 maggio 2018 alle ore 17:18