Il contratto di governo Lega-M5S

Prima il programma, poi i nomi. Luigi Di Maio e Matteo Salvini si sono incontrati di prima mattina alla Camera. I due cercano la quadra per la formazione del nuovo governo dopo il via libera di ieri sera da parte di Silvio Berlusconi partendo dal contratto di governo: il programma. Entrambi vogliono tempi rapidi con Di Maio che non esclude il voto a luglio facendo intendere, quindi, che per la formazione del governo non dovrebbero servire più di dieci giorni visto che il 20 maggio si chiude la finestra per le urne il 22 luglio. “Se c’è accordo si parte altrimenti si vota. Molto semplice. Si è aspettato già tanto tempo”, sottolinea Salvini che aggiunge: “Come promesso, stiamo lavorando fino all’ultima ora per far nascere un governo fedele al voto degli italiani”.

Intanto ciò che interessa in fin dei conti i più curiosi è il programma. Un contratto alla tedesca, ribadito più volte dai pentastellati, che farebbe da perno al nuovo esecutivo. Ecco i punti sui quali Lega e Movimento 5 Stelle stanno trattando. In primis l’abolizione della Legge Fornero con la reintroduzione delle pensioni di anzianità (accesso alla pensione con più di 40 anni di contribuzione a prescindere dall’età anagrafica). Poi il reddito di cittadinanza sul modello del reddito di autonomia previsto dalla Regione Lombardia che prevede fino a 800 euro mensili di sostegno alle famiglie in difficoltà. In ogni caso, il reddito di cittadinanza dovrà essere strettamente legato alla ricerca di un impiego e non dovrà essere una misura di natura assistenziale.

Piano di riduzione della pressione fiscale che semplifichi il sistema delle aliquote attualmente in vigore. Revisione delle norme sul lavoro (Jobs Act) con la conferma del bonus di 80 euro introdotto dal governo Renzi. Nuova legge contro la corruzione, regolamentazione del conflitto di interessi, regolamentazione dell’immigrazione con il contrasto alla clandestinità e rimpatri dei migranti irregolari presenti sul territorio nazionale.

Maggiori investimenti sull’ordine pubblico con miglioramenti economici per le forze dell’ordine. Sviluppo della green economy attraverso investimenti pubblici e piano nazionale per la messa in sicurezza del territorio per la prevenzione di catastrofi naturali come terremoti e alluvioni. Questi sono solo alcuni punti, i più sensibili: tutto è discutibile, tutto può ancora succedere.

Aggiornato il 10 maggio 2018 alle ore 12:58