Mattarella: “A volte gli interessi del Paese sono neutrali”

Nascerà un governo e sarà neutrale. Passano le giornate e l’idea di un esecutivo voluto e pensato da Sergio Mattarella prende sempre più piede. Sono ore concitate. Le prossime scelte del capo dello Stato sul governo sono dietro l’angolo.

Il presidente nel discorso al Quirinale nella giornata del ricordo delle vittime del terrorismo torna a utilizzare il termine “neutrale”. “Battendo il terrorismo, abbiamo appreso che ci sono momenti in cui l’unità nazionale deve prevalere sulle legittime differenze e si è compreso anche che vi sono momenti che richiamano a valori costituzionali, a impegni comuni, perché non divisivi delle posizioni politiche, ma riferiti a interessi fondamentali del Paese, in questo senso neutrali”. 

Le parole di Mattarella, che sembrano un chiaro richiamo alla situazione politica di queste ore e al suo tentativo di varare un governo neutro, prendono spunto da emergenze lontane, come quella del terrorismo che insanguinò l’Italia negli anni di Piombo.

“Abbiamo appreso che la democrazia vince quando non rinuncia a se stessa, ai principi di civiltà che la sostengono, alla libertà e al diritto”. “Ma da quegli anni difficili - ha sottolineato - abbiamo appreso che ci sono momenti in cui l’unità nazionale deve prevalere sulle legittime differenze perché è stata anzitutto l’unità del popolo italiano a sconfiggere la minaccia terroristica. Ci sono quindi momenti che richiamano a valori costituzionali. E quindi a impegni comuni per tutelare gli interessi fondamentali del Paese, in questo senso neutrali”.

Intanto non sembra ancora del tutto chiuso il dialogo a distanza tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio. È un gioco di attese e tatticismi. E se il capo del Carroccio ribadisce “ci provo fino all'ultimo”, ma fa sapere ancora una volta che non mollerà Berlusconi. Di Maio fa sapere che non ci sono veti nei confronti del Cav, ma ribadisce di voler cercare un’intesa solo con la Lega.

Ma a stretto giro arriva la replica azzurra: “Non possiamo dare un appoggio esterno a un governo M5S-Lega perché non possiamo accettare esclusioni di principio. Mi auguro si possa arrivare ad avere un governo politico guidato dal centrodestra. Se così non sarà, non si può votare in piena vacanza. È giusto votare a fine settembre”, ha detto il presidente dell’Europarlamento Antonio Tajani a Radio Anch’io. 

Aggiornato il 09 maggio 2018 alle ore 13:23