
Il centrodestra è diviso. A poche ore dal resoconto del capo dello Stato, tutto sembra ancora possibile. Luigi Di Maio divide il centrodestra con la sua ultima proposta alla Lega: un governo politico con un premier da scegliere insieme a Salvini, ma senza Berlusconi.
Il lungo vertice serale a Palazzo Grazioli non colma infatti le distanze tra il leader del Carroccio e il capo di Forza Italia. Salvini avrebbe mantenuto la sua posizione contraria a un governo del presidente, spiegando al Cav che senza un governo politico che dia garanzie agli italiani sarebbe meglio andare al voto al più presto.
Allo stesso tempo Berlusconi ribadisce a Salvini che Forza Italia non intende rimanere fuori da un eventuale governo politico con i 5 stelle e avverte, si apprende in ambienti azzurri, che non darà mai il via libera ad appoggi esterni.
Al termine del summit, sia Salvini sia Meloni lasciano Palazzo Grazioli senza fare dichiarazioni. Tutto questo alla vigilia dell’ultima chiamata per formare un governo. Le alternative che restano possibili: nuove elezioni in autunno oppure un governo “di tregua”: sullo sfondo, spunta l’ipotesi di un nuovo incarico a Paolo Gentiloni, con lo scopo di riscrivere la legge elettorale.
Una delle possibilità più concrete è il ritorno al voto in pochi mesi, ma da Lucia Annunziata il capo politico M5S ha aperto a un’alleanza politica con la Lega per un governo politico guidato da un “nome terzo” scelto insieme a Salvini, accettando quindi di rinunciare a una sua candidatura a premier, mentre viene rifiutata l’ipotesi di un esecutivo con tutto il centrodestra e con Berlusconi, perché “nella terza repubblica è difficile fare le cose con chi ha creato fino ad oggi problemi agli italiani”.
Aggiornato il 07 maggio 2018 alle ore 16:08