Fosse vero, caro Matteo Salvini, che dopo schiaffi, sberleffi e prese in giro da Luigi Di Maio e dai grillini avesse recuperato un po’ di lucidità.
Insomma, tutti gli italiani hanno capito i pentastellati, il cui obiettivo è sempre stato l’opposizione e mai il governo condiviso. È vero, Di Maio ha cercato di tirarla dentro, Salvini, ma solo perché se lei avesse abboccato avrebbe fatto il semplice gregario che nulla conta. Per farla breve, l’Italia non può permettersi di finire con Di Maio Premier e Grillo direttore artistico della scena di Governo.
Da noi si è veramente perso il senso del giudizio su questa gente, i grillini, che non solo dove governano, specie a Roma, dimostrano incapacità, ma non hanno il minimo senso il pluralismo. Esistono loro e basta e la storia politica ci ha insegnato che in questi casi il pericolo più che un dubbio è realtà. Dunque, chi dovremmo mettere alla prova? Di Battista? Casalino? Taverna? Per quanto nulla di personale sul piano umano, su quello politico sarebbe un’avventura imperdonabile.
Quindi, caro Salvini, rinsavisca politicamente e, così come le ha consigliato la Meloni, vada in Parlamento a chiedere fiducia sul programma. Non ponga veti a nessuno perché chi siede in Parlamento, vincitore o vinto, sempre il Paese rappresenta. L’Italia e gli italiani non possono più attendere e i segnali economici che arrivano sono tutt’altro che esaltanti, oltretutto anche Mario Draghi inizia a spazientirsi. Per finire, se è vero come è vero che il centrodestra è arrivato primo, è il centrodestra che deve provarci, punto. Andrà bene? Lo vedremo, ma a stare fermi non si va da nessuna parte. Buon lavoro e tanti auguri!
Aggiornato il 20 aprile 2018 alle ore 16:41