Prove di disgelo tra Salvini e Di Maio

Prove di disgelo tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Quando sono appena iniziate le nuove consultazioni per dare un esecutivo credibile al Paese, arriva una telefonata che spezza i dissapori tra i vari protagonisti. I due leader si sono sentiti ieri al telefono e con spirito di collaborazione sono arrivati a un accordo per rendere operativo il Parlamento al più presto. Hanno concordato di votare oggi alla presidenza della commissione speciale della Camera, il deputato della Lega Nicola Molteni (anziché Giancarlo Giorgetti come sembrava finora).

Si tratta del primo contatto tra i due leader dopo il primo giro di consultazioni al Quirinale, o almeno il primo a essere reso pubblico. Un sodalizio che arriva, tra l’altro, alla vigilia del secondo giro di incontri. Salvini alla guida della delegazione unita del centrodestra salirà al Colle al 17,30 di oggi, un’ora dopo toccherà a Di Maio accompagnato dai capigruppo dei Cinquestelle.

Il comunicato congiunto dei due partiti provoca di sicuro un altro effetto, cioè l’allontanamento del Pd da qualsiasi trattativa, nonostante il dibattito e le aperture di queste ore fatti emergere dal dem Dario Franceschini. “Salvini e Di Maio – dichiara il segretario reggente dei democratici Maurizio Martina – comunicano su carta intestata comune l’accordo spartitorio dell’ennesima poltrona: quella della presidenza della commissione speciale alla Camera, dopo aver già fatto la stessa cosa al Senato. Tutto questo mentre il Paese rimane appeso ai loro litigi sulle prospettive di governo”.

Poco dopo la conferma dell’accordo giallo-verde, è arrivato su Facebook un post scritto da Salvini che ribadisce: “Le forze di centrodestra saliranno al Quirinale insieme. Ho chiamato Di Maio per accelerare i tempi per l’operatività di Camera e Senato. Come centrodestra unito andremo al Colle dal presidente Mattarella”.

E poco prima dell’incontro con Mattarella, salvo ripensamenti dell’ultima ora, è stato programmato un vertice a tre tra Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni forse a palazzo Grazioli. Obiettivo? Fare il punto della situazione e preparare la linea politica comune da presentare al capo dello Stato.

Aggiornato il 12 aprile 2018 alle ore 12:48