
È un siparietto che mi tocca raccontare in prima persona: Francesco Cattaneo, amico su Facebook, che dice di essere il portavoce dei Cinque Stelle (uno dei tanti portavoce immagino) mi invita con un messaggio privato al mio profilo a iscrivermi alla pagina da loro creata “No Ius soli”. Io rispondo abbastanza freddamente: “Non vedo perché”.
Così lui, apparentemente piccato, sempre replicando allo stesso messaggio privato mi fa sapere ciò: “Guardi che sono portavoce del M5S e il Movimento 5 Stelle è contrario allo Ius soli e agli sbarchi”. E mi allega anche il programma del loro movimento. Come a dire che mi ci dovrei proprio iscrivere a questa pagina Facebook. Definitiva, forse, la mia ulteriore risposta: “E a me che me ne importa? Io non amo neanche il movimento in questione specie dopo aver scoperto che cosa è Rousseau e la Casaleggio Associati e questa storia di Luigi Di Maio che uno vale tutti”.
Va precisato che per monitorare quel che bolle in pentola da tempo mi iscrivo ai gruppi grillini e spesso quando intervengo vengo coperto da insulti, che spesso provoco per testare il grado di democrazia interna. Pressoché inesistente. È però la prima volta che mi arrivava in maniera così ridicolmente perentoria una cosiddetta “direttiva dall’alto”. Onestà, onestà.
Aggiornato il 30 marzo 2018 alle ore 18:08