
Giurare sul Vangelo. Mestiere sempre a rischio, perché la verità autentica è solo privilegio di Dio, per chi ha fede. Gli agnostici, quando la scienza non risolve i dubbi, si appellano al Quinto Emendamento per non deporre contro la propria ignoranza. In politica, dea bugiarda per forza o per convenienza, le stesse cose non hanno mai lo stesso verso.
Ma, qualunque sia la promessa solenne, qualsiasi giuramento più o meno sacro o sacrilego sia stato fatto, ebbene il “Timoniere” che se ne assume la responsabilità deve confrontarsi qui in terra con la dittatura eterna del “Principio di Realtà”. Quindi, mi fa davvero sorridere l’accanimento con cui le corazzate mediatiche (soprattutto i quotidiani della City e i grandi network internazionali e nazionali, carta stampata compresa, tutti paladini del “politically correct” a dispetto dei santi) provano, quali ingranaggi perfettamente oliati e stipendiati dalla finanza speculativa mondiale, a dipingere l’Italia come l’origine di una prossima pandemia destinata a creare turbolenze e disastri nelle piazze e nelle borse internazionali, a causa del risultato elettorale del 4 marzo scorso.
Tutti costoro mi appaiono in realtà come alambicchi di un laboratorio alchemico gestito da Mago Merlino, alla ricerca della pietra filosofale o del segreto per fabbricare oro manipolando con formule magiche un lingotto di piombo. Sono antimoderni e oscurantisti, quindi. Mentono sapendo di farlo. Perché? Per lo stesso motivo, per esempio, per cui gli entusiasti dell’aiuto umanitario e del soccorso in mare dimenticano di fare una campagna spietata contro altri Paesi membri come Malta e Spagna, che praticano accanitamente i respingimenti.
Invece, le navi delle Organizzazioni non governative trovano comodo fare la spola tra le acque territoriali libiche e i porti italiani per trasportare quanti più profughi economici possibili. Una Lega che giura sul Vangelo dovrebbe, quindi, una volta regnante, dichiarare il blocco navale senza mezzi termini dirottando, previ accordi internazionali, i nostri numerosi miliardi spesi oggi per l’accoglienza su altre regioni costiere del Maghreb, come Tunisia e Algeria. Lì, andrebbero infatti allestiti spazi dignitosi e sicuri gestiti da Unhcr e Oim per il necessario triage degli immigrati, in modo da distinguere i rifugiati dai profughi economici, garantendo a questi ultimi un adeguato sostegno finanziario e corridoi umanitari sicuri per l’aiuto al ritorno.
Ai vincitori del 4 marzo e ai loro denigratori internazionali vorrei ricordare e provare a spiegare nel modo più ovvio possibile il “Principio di Realtà”, di cui accennavo in premessa. Il “governare” è esattamente identico a “guidare”: ci vuole quindi una patente. Nel primo caso, esiste una legittimazione democratica ottenuta con il voto, mentre il secondo richiede una dimostrazione pratica di idoneità. Ma, in entrambe le situazioni, la “Macchina” da condurre non se la può fabbricare su misura né l’uno né l’altro. Quindi, se va a 60km/h nessuno potrà mai pensare di spingerla fare il Gran Premio di Formula 1, pena un urto frontale disastroso per conduttori e passeggeri (cioè, tutti noi!).
Quindi, ad esempio, un Esecutivo Di Maio-Salvini avrebbe in mano le stesse chiavi di bilancio e spesa pubblica che hanno costretto centrodestra e centrosinistra a fare le stesse identiche scelte perché impossibilitati a uscire unilateralmente dall’Euro e dai Trattati. Quindi, di quale Vangelo parliamo?
Aggiornato il 20 marzo 2018 alle ore 17:02