Piazza San Carlo: scattano gli inviti a comparire

Sono inviti a comparire per un interrogatorio quelli notificati ieri dalla procura di Torino nell’ambito dell’inchiesta sui fatti di piazza San Carlo. Fra i destinatari figurano il sindaco, Chiara Appendino, il suo ex capo di gabinetto Paolo Giordana, la dirigente comunale Chiara Bobbio, responsabile eventi dei “soggetti terzi”; poi il capo di gabinetto della Questura, Michele Mollo, e il commissario di polizia Angelo Bonzano, che la sera del 3 giugno aveva delle responsabilità di ordine pubblico; quindi Maurizio Montagnese e Danilo Bessone, presidente e dirigente di Turismo Torino, l’agenzia del Comune che si occupò dell’organizzazione dell’evento in piazza. I pm procedono per lesioni e omicidio colposo.

“Confermiamo la nostra fiducia nella magistratura che sta indagando e poniamo sempre completa fiducia nella sindaca Appendino, certi che lei sia la prima a voler accertare la verità su quanto accaduto quella tragica sera”, afferma il gruppo consigliare M5S del Comune di Torino, commentando i provvedimenti della Procura. “Non ho nulla da aggiungere, sono a disposizione della magistratura, risponderò alle domande che mi verranno poste. L’obiettivo è che venga fatta chiarezza su quanto accaduto”. Così, invece, Chiara Appendino ha risposto ieri ai giornalisti al suo arrivo in Regione, dove ha partecipato alla assemblea dei soci della Fondazione per il libro, l’ente promotore del Salone del Libro di Torino.

Tutti quei cittadini che la sera del 3 giugno scorso si trovavano in piazza San Carlo e sono stati coinvolti nel tragico evento hanno il diritto ad essere risarciti”. Così Carlo Rienzi, presidente del Codacons, “grazie al quale possono avviare - ricorda - l’iter per ottenere il giusto indennizzo, costituendosi parte offesa nell’inchiesta della Procura”. All’indomani della tragica serata, il Codacons aveva presentato un esposto, chiedendo “alla magistratura torinese di indagare sia il sindaco Chiara Appendino, sia le forze dell’ordine e i rappresentanti delle istituzioni, accertando le loro responsabilità in merito alle gravi falle sul fronte della sicurezza registrate a piazza San Carlo”. “Bene dunque - conclude Rienzi - che la Procura abbia accolto tutte le nostre richieste, indagando il primo cittadino e il questore di Torino, oltre a vari funzionari interessati dalla vicenda”.

Aggiornato il 07 novembre 2017 alle ore 11:27