Mallegni risponde “sì” alla chiamata di Silvio Berlusconi

Massimo Mallegni rassegna le sue dimissioni da sindaco di Pietrasanta (Lu). Oggi è il giorno ultimo per consegnare le sue dimissioni e potersi candidare alle prossime elezioni politiche.

Lo ha annunciato lo stesso primo cittadino della “Piccola Atene” ai dipendenti in occasione della presentazione del resoconto di metà mandato che si è tenuta ieri mattina al Teatro comunale. Mallegni era stato eletto, per la terza volta dopo le esperienze del 2000-2005 e 2005-2010, nel giugno 2015 con un ampio consenso con una lista civica sostenuta da Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia. Mallegni è attualmente vice coordinatore vicario di Forza Italia in Toscana e vice presidente dell’Aicree. La sua prima uscita ufficiale da sindaco dimissionario sarà la tre giorni di Fiuggi organizzata da Antonio Tajani a cui è atteso il Presidente Silvio Berlusconi per la chiusura.

Con tanta commozione Mallegni ha ammesso che “si tratta di uno dei momenti più brutti della mia vita per l’amore che ho nei confronti della città, la mia città, per gli amici e i cittadini per cui nutro grande rispetto. È stata una delle decisioni più difficili, ma ho grande voglia di portare la mia esperienza di sindaco in Parlamento e un contributo da legislatore al mio territorio, alla Versilia e alla Toscana. Il presidente Berlusconi mi ha chiesto di candidarmi al Parlamento e di occuparmi, in vista delle elezioni, di temi nazionali e civismo ricucendo lo strappo tra la politica e la diffidenza dei cittadini nei suoi confronti. Vogliamo convincere chi non va a votare del nostro progetto per il Paese ripartendo dal basso, dalla gente, dai comuni”.

Mallegni ha anche spiegato che “potrei rimanere a fare il sindaco e aspettare una chiamata dopo le Politiche che ci vedranno sicuramente protagonisti, conservando il compenso e la possibilità di continuare ad amministrare la città, ma non lo faccio perché sono una persona seria e voglio assumermi la responsabilità di questa decisione. Ho voglia di provarci e di mettere a frutto l’esperienza di sindaco, di chi è stato in trincea per tanti anni, nell’interesse delle comunità”.

Le dimissioni di Mallegni diventeranno effettive ed efficaci trascorso il termine di 20 giorni dallo loro presentazione in Consiglio comunale, data in cui decadranno tutte le cariche politiche. “Lascio una città con una situazione economica molto robusta con conti in ordine e prospettive di investimenti e sviluppo, pulita, sicura, con più equità sociale e con una pressione fiscale minore di quanto l’ho ritrovata. Una città che è diventata un brand internazionale e con un futuro ben definito. Lascio un gruppo di uomini e donne che hanno condiviso con me questo mandato in grado di camminare da solo e sicuramente capace di dare continuità amministrativa alla città. Si aprono mesi di una campagna molto dura in cui saremo in grado di dare risposte ai cittadini: quelle risposte che non arrivano da tempo”.

Aggiornato il 14 settembre 2017 alle ore 13:05