
“Il candidato premier naturale del centrodestra si chiama Silvio Berlusconi”: lo ha ribadito ieri pomeriggio all’Ansa il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, in visita a Norcia per fare un punto sul post sisma. Sulle ipotesi primarie rilanciate dal leader della Lega, Matteo Salvini, “non spetta a me decidere - ha detto Tajani - se scegliere o meno la via delle primarie, comunque credo - ha aggiunto - che il candidato premier lo debbano scegliere i cittadini e visto che si era detto che sarebbe stata la forza del centrodestra che avesse preso più consensi a esprimere il candidato, allora penso che la maggioranza dei lettori si esprimano a favore di Forza Italia e quindi torno a ribadire che il nostro candidato è Silvio Berlusconi”. “Faccio il presidente del Parlamento europeo - ha concluso - e questa sarà la mia attività nei prossimi anni e mi impegnerò con tutte le mie forze per avvicinare la gente alle istituzioni e le stesse istituzioni ai cittadini”. “Io sto bene dove sto, al Parlamento Europeo”, aveva dichiatato Tajani, qualche ora prima a Radio Cusano Campus. “L’importante - aveva detto - è che remiamo tutti insieme guardando sempre all’interesse dei cittadini. Dobbiamo creare una coalizione articolata con FI, Lega, Fdi e anche l’Udc di Cesa. Con queste forze possiamo candidarci al governo del Paese e vincere le elezioni”.
Del futuro del centrodestra ha parlato ieri mattina anche Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia. “Tutti i sondaggi danno il centrodestra in vantaggio, intorno al 35% in Italia e anche di più in Sicilia. Tutti i sondaggi dicono che il centrodestra unito è in grado di vincere con qualsiasi legge elettorale alle prossime elezioni politiche ed è in grado di vincere anche in Sicilia”, ha detto Brunetta in sala stampa a Montecitorio. “Quindi il passaggio determinante è l’unità del centrodestra attraverso regole comuni, programmi, valori, perché con un centrodestra unito si vince con qualsiasi legge elettorale. Lo vedremo tra qualche mese in Sicilia dove i sondaggi danno il centrodestra in vantaggio di 4-5 punti sul Movimento 5 Stelle e di 20 punti sul Partito democratico. Molto probabilmente questa è la fotografia di quello che succederà per le politiche del 2018”, ha sottolineato il capogruppo di Forza Italia.
Aggiornato il 05 settembre 2017 alle ore 10:04