Necessaria una forte risposta da parte dell’Europa al regime di Maduro

La Lega italiana dei diritti dell’uomo (Lidu Onlus) accoglie con favore la decisione dell’Unione europea e dei suoi Stati membri di non riconoscere la pretesa “Assemblea Costituente” insediata in Venezuela dal regime di Nicolás Maduro. Tale organo incostituzionale, le cui funzioni non sono chiare e la cui elezione è stata al di sotto di qualsiasi standard democratico e che di tutta evidenza non rappresenta che una componente minoritaria della popolazione del Venezuela, non ha alcuna legittimità, al contrario dell’Assemblea Nazionale, che rimane il solo Parlamento in carica.

La Lidu condanna le oltre cento di uccisioni di manifestanti commesse dalle milizie del regime, i numerosi arresti per motivi politici e la persecuzione, in particolare, del leader dell’opposizione Leopoldo Lopez e del sindaco di Caracas Antonio Ledezma.

Secondo Antonio Stango, presidente nazionale della Lidu, “l’Unione europea, così come l’Organizzazione degli stati americani, può svolgere un ruolo importante nel sollecitare il regime di Maduro a rispettare gli standard democratici internazionalmente riconosciuti e fissati, fra l’altro, dalla Carta Democrática Interamericana. Occorre, quindi, chiedere con intransigenza, la liberazione di tutti i prigionieri politici, la cessazione della violenta repressione dei diritti di associazione e di espressione e la convocazione di regolari elezioni, sostenendo i difficili tentativi di dialogo condotti dall’Assemblea Nazionale legittima. A tali urgenti misure va condizionato qualsiasi accordo commerciale o di cooperazione che vada oltre il mero aiuto umanitario di emergenza a una popolazione stremata da anni di dittatura e di folli politiche economiche. L’Unione europea e lo stesso governo italiano dovrebbero, inoltre, prendere in considerazione il ritiro temporaneo degli ambasciatori dal Venezuela, fino a quando il rispetto delle elementari garanzie democratiche non sia ristabilito”.

Aggiornato il 04 agosto 2017 alle ore 22:08