Ieri, presso la Sala Nassiriya della Presidenza del Senato è stata presentata Unavi (Unione Nazionale Vittime) per la tutela della vittime dei reati violenti e le loro famiglie.
Alla conferenza stampa erano presenti il senatore Giovanni Mauro; l’on. Giovanna Petrenga; il presidente della Commissione Giustizia del Senato Nico D’Ascola; l’on. Maurizio Gasparri; il senatore Gianluca Rossi; l’on. Molteni; il senatore Lucio Malan; il Sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Ferri; il direttore de “L’Opinione delle Libertà”, Arturo Diaconale; Alessandro Meluzzi; Luca Ward e numerosi altri esponenti della politica.
“Noi dialoghiamo con tutti - ha spiegato il presidente di Unavi, Paola Radaelli - siamo apartitici e aperti a chiunque voglia aiutarci per tutelare gli interessi delle vittime di reati violenti e delle loro famiglie”.
“Ho accettato questo ruolo - ha detto Ward - perché oggi c’è troppa insicurezza. Io stesso vivo blindato in casa. Vorrei che la politica risponda in modo rapido a questa esigenza di sicurezza”.
“Questa associazione dovrà essere una lobby”, ha poi spiegato Meluzzi, sottolineando come Unavi debba diventare non solo uno mezzo per fornire assistenza legale e psicologica alle vittime ma anche un efficace strumento di pressione verso la politica. Legittima difesa, rito abbreviato, certezza della pena. Sono stati tantissimi gli argomenti oggetto del dibattito. Il tutto nell’ottica di trovare le soluzioni più efficaci per tutelare maggiormente le vittime di reati violenti che troppo spesso finiscono per percepire lo Stato, quando non assente, addirittura nemico.
“È stata una giornata molto positiva - ha concluso Radaelli a margine dell’evento - Il frutto di un percorso e di un lavoro durato anni, ma questo per noi è solo l’inizio. Dobbiamo lavorare tanto per fare in modo che questo impegno non rimanga solo su carta ma diventi concreto. Con l’aiuto e la collaborazione di chiunque ci vorrà aiutare, raggiungeremo i nostri obiettivi”.
Aggiornato il 06 luglio 2017 alle ore 14:02
