
La soglia minima di sbarramento nella legge elettorale "credo che sia necessaria, per non tornare ai tempi della prima repubblica e quasi sicura ingovernabilità". Lo ha detto Silvio Berlusconi interpellato a margine della consegna a Milano del premio Rosa Camuna da parte del governatore lombardo, Roberto Maroni. Ma a che soglia? "Mi sembra che il concorso tra le varie forze politiche sia stato sul numero 5", ha risposto il leader di Forza Italia. "Alcuni giornali - ha aggiunto il Cavaliere - hanno sostenuto che sarei in disaccordo con la soglia di sbarramento del 5 per cento: è esattamente il contrario, fosse per me la porterei all'8 per cento".
"Mi sembra che si stia andando verso una legge elettorale condivisa, come io ho sempre auspicato - ha detto anche Berlusconi - e verso un sistema proporzionale che è un sistema di giustizia. In un Paese che ha tre poli non si può applicare il maggioritario per evidenti ragioni". Quindi, ha detto il leader di Forza Italia, "credo che sia la cosa giusta, in Germania funziona da oltre 70 anni".
"Nel nostro programma - ha proseguito Berlusconi - prevediamo l'introduzione di un reddito di dignità", che secondo l'Istat stabilito "in una città come Milano è pari a 1155 euro mensili per una famiglia di 4 persone, e mi sembra anche poco. Noi garantiamo che queste famiglie avranno ciò che gli manca se avremo il consenso per la guida del Paese". E ai giornalisti che gli hanno fatto una domanda su come pensa sarà il centrodestra del futuro, ha risposto senza esitazioni: "Io spero unito".
Aggiornato il 30 maggio 2017 alle ore 13:41