Quella su Consip e le presunte pressioni che i vertici avrebbero subìto per il mega-appalto Fm4, è un’inchiesta che ha fatto rumore per le ricadute politiche, ma è anche un’inchiesta che apre uno squarcio sul sistema che ruota attorno alla centrale acquisti della Pubblica amministrazione. Su diversi fronti, infatti, sono in corso verifiche sulle procedure d’appalto e in alcuni casi è la stessa Consip ad aver chiesto se ha gli strumenti per tutelarsi. Fm4 - Fm sta per Facility Management, sistema integrato di servizi pulizia e manutenzione uffici della Pa che ha avuto più edizioni: questa è la quarta. Vale 2,7 miliardi di euro. Su questo affare indagano le Procure di Napoli e Roma. Una fetta l’ha presa l’imprenditore Alfredo Romeo, arrestato.

A questo punto Consip può ancora dargli l’appalto? La domanda è stata girata all’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) di Raffaele Cantone. Risposta: davanti a gravi fatti penali, anche senza condanne definitive, la stazione appaltante può escludere la ditta. Ma l’Anac è andata oltre avviando l’iter per il commissariamento delle società di Romeo.

Ispezione Anac a Consip - Anac ha fatto un’ispezione alla Consip nel 2016 e sulle gare Fm3 e Fm4 qualcosa non tornava, tanto che su quella ancora aperta, Fm4, l’Autorità girò tutto alla Procura. Due soggetti si erano aggiudicati i due terzi del valore degli appalti a base d’asta: Romeo Gestioni per 353 milioni, Manital per 329. Quel che si chiama una “forte concentrazione” a fronte di oltre 200 players sul mercato.

La battaglia Consip-Manital-Cofely - Su un lotto di Fm4 si è aperta una guerra legale (non è certo l’unica, il contenzioso al Tar per le gare, comprese quelle Consip, è altissimo). Manital presentò l’offerta, ma fu estromessa perché una consorziata, Pulistar, aveva un debito fiscale. Si rivolse al Tar, fu riammessa e vinse la gara davanti alla francese Cofely. A questo punto, Consip ha fatto ricorso e a febbraio il Consiglio di Stato ha ribaltato la decisione del Tar escludendo Manital. L’aspetto suggestivo è che nelle carte agli atti dell’inchiesta penale risulta che secondo Romeo i vertici Consip favorivano Cofely. E l’amministratore delegato di Consip, Luigi Marroni, avrebbe riferito di “pressioni” subite da Denis Verdini per avvantaggiare Cofely. L’ipotesi di una corsia preferenziale per Cofely tramite società dell’imprenditore Ezio Bigotti spunta anche in un esposto che Alfredo Romeo inviò a Marroni, Anac e Antitrust un anno fa per l’appalto sul servizio luce. Anac e Antitrust stanno vagliando.

Scuole belle - C’è un’altra vicenda al centro dell’attenzione: investe le coop, aspetto che entra anche nell’inchiesta Consip-Fm4. È il caso legato a “Scuole belle” sulla pulizia delle scuole, un servizio andato avanti per anni a proroghe. Quando nel 2012 è partita la gara Consip da 1,6 miliardi di euro, l’Antitrust ha individuato un “cartello” per condizionarla formato da Cns, Manutencoop, Kuadra e Roma Multiservizi, Consip ha dovuto bloccare tutto e anche Anac è intervenuta.

Antitrust - L’Antitrust ha aperto da poco un’istruttoria, questa volta proprio sull’appalto Consip per Fm4. I destinatari sono Cns, Dussmann Service, Engie Servizi (già Cofely Italia), ManitalIdea, Manutencoop Facility, Romeo Gestioni e Sti. Lo scopo è accertare se, anche qui, abbiano agito “cartelli”.

Aggiornato il 02 maggio 2017 alle ore 22:33