Quelli del “Sì” hanno paura di Brunetta

Una delle forme di parzialità, che si aggiunge ai brogli ed al maxi-broglio dello pseudo-voto degli italiani all’estero, è rappresentato dalla “scelta” di esponenti del “No” per i confronti televisivi da parte dei “padroni” della tivù pubblica (o che dovrebbe essere tale) e di quelle private. La mancanza di un coordinamento tra i molti comitati e sedicenti comitati del “No” ha facilitato scelte di esponenti meno “efficienti” da contrapporre nei dibattiti a quelli del “Sì”. Esemplare la scelta dell’ottimo, ma non rappresentativo ed efficientissimo, Gustavo Zagrebelsky contrapposta allo “sciocchezziere” ma disinvolto Matteo Renzi, Presidente del Consiglio e “padrone” della riforma fatta a suo profitto.

Ora sono intervenuti ben due casi di esponenti del “Sì” che, come si dice a Roma “se so’ dati” per non competere con Renato Brunetta, che in tutto il fronte del “No” ha tenuto e tiene una posizione netta ed inequivoca senza cedimenti ad inciuci e rinvii e che ha idee molto chiare e capacità di esporle. È comprensibile, ma con televisioni imparziali non sarebbe stato possibile o, almeno, sarebbe stato assai costoso per i “fuggiaschi”. Congratulazioni onorevole Brunetta!

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 21:57