Il riordino del Paese parte dal voto

I governi non eletti Napolitano/Monti, Napolitano/Letta e Napolitano/Renzi firmano che è una bellezza, poi però a rispondere di ciò che disgraziatamente fanno sono gli italiani. E questi non solo siglano in Europa e in Italia le cose sbagliate, ma dissipano alla grande i nostri soldi pubblici.

Come ha dimostrato Nicola Porro, gli italiani sono letteralmente assaliti da ben otto enti delle tasse, cioè che ci tassano, e tra essi regna il caos, lo stesso caos e disorganizzazione che c’è all’Inps ed in ogni altro ente pubblico italiano, perché fondamentalmente male gestito e male amministrato, politicamente lottizzato. L’intero apparato pubblico è caotico nella gestione, non sa neanche lui, per intero cosa e quanto eroga, in compenso, tramite una tassazione paurosa pela e depreda noi italiani alla grande.

È necessario riordinare il Paese. E si comincia dalle elezioni democratiche, con rappresentanti legittimamente eletti. Più si aspetta ad andare a votare, più i nostri Erdogan mai eletti si organizzano e le elezioni diventeranno, come in Turchia, una burla. È necessario rivedere a fondo il sistema di giustizia che non risponde a nessuno rimanendo al buon cuore dei giudici irresponsabili, nel senso che non rispondono di ciò che fanno. Non solo, addirittura “inventano” e creano di sana pianta talune categorie giuridiche che, come il concorso esterno o l’abuso, servono a dotarli, più o meno regolamentati nel corso del tempo, degli strumenti per rovinare le persone. A chi tocca tocca.

Il nostro sistema pubblico non regge, e la direzione presa dall’ultima imposizione di Napolitano/Renzi è ancora peggiore dato che distribuisce, o meglio dissipa, soldi pubblici, senza che lo Stato abbia capacità di contezza e rendiconto. Nessuno risponde di niente. Il premier francese Manuel Valls a Nizza è stato accolto al grido disperato della folla superstite di “dimettiti! dimettiti!” e tra sonori fischi di rabbia. Chi non sa fare il proprio mestiere deve rispondere della propria incapacità e incompetenza e andarsene. Cosa aspettiamo da noi in Italia? Bisogna obbligare Sergio Mattarella a far votare gli italiani, tenuto presente che Mattarella è tale e quale a Napolitano. Chi ci riuscirà è bravo.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 21:50