
Forse ha ragione Giampaolo Pansa. Dovremmo arrenderci al terrore, a vivere in un clima infame, in uno stato di perenne allarme sul modello Israele. Con la differenza che lo Stato di Israele quando è nato già sapeva e conosceva tutto di quel clima infame che lo circondava; noi in Europa ce lo siamo cercato e voluto a forza di sbagli e demenzialità.
Del resto, quando si abdica al buon senso, ci si piega alle logiche dell’affarismo e della convenienza economica, ci si affida alle menti più minuscole e si perde ogni identità e dignità, questo succede. In Europa siamo stati fasulli, ipocriti, deboli e avidi. Con le scuse più bugiarde ci siamo piegati all’unicità solo della moneta, come tanti smidollati ci siamo affidati all’onnipotenza della Germania e, passo dopo passo, ci siamo ridotti come ci siamo ridotti.
Un fallimento l’economia, la politica del lavoro, l’austerity, una follia l’attacco alla Libia di Gheddafi, la debolezza con la Siria, la tolleranza con la stessa Turchia. Una Turchia che vorremmo far entrare nell’Unione europea; altra incredibile leggerezza, soprattutto alla luce di quel che sta accadendo in questi giorni, che dimostra il senso della democrazia e della libertà di uno Stato anni luce lontano da ciò che dovrebbe essere. Eppure nell’Unione, anziché preoccuparsi di questo e di Erdogan, ci si è preoccupati di sanzionare Putin e la Russia, come ci si sta preoccupando di essere inflessibili con la Brexit e con chi la volesse seguire.
Ė stata fatta una politica dell’accoglienza e dell’integrazione folle, indiscriminata, insostenibile e l’Italia, già incapace di suo, è stata trasformata in un immenso centro di ricezione profughi del mondo. Insomma, una Ue a guida tedesca con la Francia per navigatore e tutti gli altri, passeggeri consenzienti o muti, è stata fino ad ora un fallimento devastante. Per questo purtroppo succede di tutto, per questo siamo permeabili ed esposti, per questo non troviamo la forza per una risposta e una reazione unica e perentoria al crimine e al terrore di matrice islamica. Del resto anche un bimbo capirebbe che se anni di tolleranza e di dialogo con l’Islam cosiddetto moderato, di accoglienza, di integrazione delle seconde generazioni, non hanno risolto il problema un motivo ci sarà. Ed il motivo è un’Europa che non c’è, che non sa difendersi e soprattutto non sa custodire quei valori di libertà, laicità, democrazia e giustizia che secoli di lotte e di conquiste hanno affermati.
Difendere le nostre regole, la nostra gente, la nostra vita, significa anche saperlo fare quando serve con la forza necessaria e senza indugio, altrimenti quando il campo è libero chiunque ci si insedia e fa quel che vuole. Ecco perché forse ha ragione Pansa e, in mancanza di attributi, l’alternativa in Europa non può che essere quella di abituarci a vivere nel terrore e nell’attesa del prossimo dramma. In fondo è da quel terribile 2001 delle Torri gemelle e dell’avvio dell’Euro che abbiamo sbagliato tutto. Passati quindici anni e nonostante i risultati ancora facciamo finta e balbettiamo sul cosa fare. Insomma, c’era una volta l’Europa e continuando così chissà se mai ci sarà.
Aggiornato il 06 aprile 2017 alle ore 16:25