Vaticano: nuovi vertici  della comunicazione

Il Vaticano ha completato, con l’ingresso di una giornalista spagnola come numero due del neo responsabile della Sala Stampa vaticana Greg Burke, il cambiamento dei vertici dell’informazione e della comunicazione della Santa Sede. Prende forma l’accorpamento di tutte le strutture che si occupano di comunicazione decise con il “Motu proprio” di Papa Francesco del 27 giugno 2015 che istituiva la Segreteria per la comunicazione. Nel nuovo dicastero della curia romana venivano accorpati il Pontificio delle comunicazioni sociali, la Sala Stampa di Palazzo Pio, i servizi internet, Radio Vaticana e il Centro Televisivo con la mega struttura presso, il quotidiano “L’Osservatore romano”, la tipografia vaticana, il servizio fotografico, la Libreria Editrice Vaticana.

Dal primo agosto esce di scena padre Federico Lombardi, il gesuita che ha retto per ventisei anni la Radio Vaticana e che negli ultimi dieci anni è stato il portavoce di Papa Ratzinger e Papa Francesco. Aveva preso il posto del giornalista laico spagnolo e storico portavoce di Papa Wojtyla, Joaquin Navarro Valls. Italiano, inglese (anzi americano), spagnolo: il Vaticano aggiorna il vertice della Sala Stampa all’insegna delle tre lingue che caratterizzano, oltre il latino mai abbandonato, le comunicazioni della Santa Sede. Si torna ai giornalisti laici e come appare ormai evidente nel nuovo stile di Papa Francesco un ruolo crescente assumono le donne. Quello che non cambia è il legame con i gesuiti. Anche Greg Burke, che era il vice di padre Lombardi, è membro numerario dell’Opus Dei ed ha frequentato uno dei licei dei gesuiti di Saint Luis negli Stati Uniti. Nato nel 1959 da famiglia di tradizione cattolica praticante Burke ha lavorato presso la United Press International di Chicago, la Reuters e come corrispondente del settimanale National Catholic Register.

Consulente per la comunicazione presso la Segreteria di Stato, il giornalista americano era stato nominato nel 2015 vicedirettore della Sala Stampa vaticana; un professionista che parla quattro linque (inglese, italiano, spagnolo e francese) a dimostrazione dell’impronta internazionalista che Papa Bergoglio ha voluto rafforzare. E si deve al pontefice argentino se per la prima volta una giornalista donna diventa vicedirettore della Sala Stampa. Si tratta della madrilena Paloma Garcia Ovejero poco più di quarant’anni, specializzata presso l'Università Complutense di Madrid, redattrice e conduttrice della Radio Española con la qualifica di caporedattore. Quattro lingue anche lei ma al posto del francese parla il cinese, e non è un caso data l’attenzione posta dal Vaticano ai rapporti con il mondo cinese. L’ultimo impatto internazionale di padre Lombardi sarà in Polonia, a Cracovia, quando accompagnerà il Papa alla Giornata Mondiale della Gioventù.

In dieci anni il gesuita dallo sguardo attento e penetrante, mai in imbarazzo su qualsiasi argomento, è stato costretto ad affrontare delicate tempeste mediatiche sotto il Pontificato del teologo tedesco Benedetto XVI. Tra le più intricate le vicende dei due casi Vatileaks, la revoca della scomunica ai Vescovi lefebvriani - tra cui Richard Williamson - che nega l’esistenza delle camere a gas naziste, l’esplosione nel 2010 dello scandalo dei preti pedofili in America e Australia con la condanna da parte di Papa Ratzinger e il riconoscimento delle colpe della Chiesa. Poi le dimissioni del Papa tedesco (stanco fisicamente, sopraffatto da tante responsabilità e qualche intrico). Una sorpresa e una novità per il mondo intero. Padre Lombardi era anche il portavoce quando nel 2013 il conclave elesse Papa Francesco (venuto dall’altra parte del mondo), il primo gesuita della storia vaticana, cosa che non era riuscita al Cardinale di Milano, Carlo Maria Martini.

Il nuovo stile di Francesco ha costretto spesso padre Lombardi a fare i “salti mortali” per spiegare, illustrare e accompagnare il nuovo corso fino all’incontro a Cuba tra Papa Bergoglio e il patriarca Kirill. Ora tutta la comunicazione è “sotto controllo” come osserva il neo Prefetto monsignor Viganò a cui risponde una mega struttura compreso il sito www.vaticano.va e il twitter del Sommo Pontefice @pontifex.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 22:04