
Dopo le stragi terroristiche islamiche di Parigi e di Bruxelles l’emergenza dell’invasione dei migranti non si arresta, anzi, solo in pochi giorni ne sono arrivati a migliaia in Italia, senza alcun interessamento, coinvolgimento o partecipazione da parte dell’Europa tedesca. Ci sarebbe l’accordo ben retribuito (3 più 3 miliardi di euro) che l’Europa tedesca ha regalato a nome di tutti alla Turchia del dittatore Erdogan ma fa acqua pure quello, soldi europei frullati inutilmente. Peggio, che aggravano il danno.
A quanto afferma il presidente Assad dalla Siria, “il terrorismo è appoggiato direttamente dalla Turchia, dalla famiglia reale saudita, da una parte degli Stati occidentali, soprattutto Francia e Regno Unito”. Dunque l’Europa tedesca sta pagando con i soldi di tutti noi europei la Turchia terrorista. “Francia e Regno Unito sostengono il terrorismo”. Pare che sia la Russia che la Siria siano rimaste alquanto sorprese dal silenzio occidentale riguardo la riconquista di Palmira a loro opera, sottratta cioè alle grinfie dell’Isis. “Pensavamo – ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo – che il ritardo nella reazione delle capitali occidentali per la liberazione di Palmira fosse una coincidenza: ora pare evidente che invece si tratta di un approccio sistematico”.
La risposta al silenzio di quella parte del mondo che pur venendo colpita da brutali attentati combatte il terrorismo in Medio Oriente solo a parole è stata fornita a giro di posta da Assad il quale ha detto che “i successi delle truppe di Damasco porteranno a un’accelerazione del processo politico in Siria, non lo impediranno, ma agli avversari interessa la sconfitta dell’esercito per imporre al Paese le loro condizioni”. “Non abbiamo cambiato la nostra posizione né prima del sostegno della Russia né dopo. Siamo andati a Ginevra e continuiamo a mostrare flessibilità. Il Governo di transizione siriano dovrà includere sia esponenti del regime di Damasco che dell’opposizione. Comunque, allo stesso tempo, queste vittorie influenzeranno gli Stati e le potenze che stanno ostacolando il processo. Perché questi Stati - in primo luogo Arabia Saudita, Turchia, Francia e Regno Unito - stanno contando sulla nostra sconfitta sul campo di battaglia in modo da imporre le proprie condizioni nei negoziati”. “L’ondata migratoria che ha colpito la Siria è dovuta non solo al terrorismo e alla questione della sicurezza ma anche alle sanzioni introdotte dall’Occidente contro la Siria”.
“In molti hanno lasciato aree dove il terrorismo non c'è per colpa delle condizioni di vita. Ecco perché noi, in quanto Stato, dobbiamo fare passi avanti, almeno a livello base, per migliorare la situazione economica e il settore dei servizi. Ed è quello che stiamo facendo in termini di ricostruzione, ancora prima che la crisi sia finita, così da ridurre i flussi migratori”. L’Europa potrebbe adoperarsi per far emergere pubblicamente le fonti di finanziamento e rifornimento economico che i singoli Paesi europei e gli altri Stati erogano a favore del terrorismo islamico dell’Isis, e contestualmente deve fare chiarezza su chi ha proposto, voluto e fatto sì che venissero appioppate le fameliche sanzioni alla Russia che tanto hanno danneggiato e danneggiano economicamente, soprattutto l’Italia. È necessario cioè mettere sotto esame la Germania tedesca, l’unico Paese arricchitosi tra crisi europee e migrazioni globali, soprattutto considerato il punto di non ritorno insito nelle parole attuali di Mario Draghi presidente della Banca centrale europea.
“Le riforme per affrontare le debolezze strutturali dell’economia europea sono importanti ma ancora più importante è fare chiarezza sul futuro della nostra unione monetaria. La politica monetaria che in questi anni ha sostenuto la ripresa (cioè quella fatta da lui, dalla Bce), non può fare né le une né l’altre”. Detto in parole povere, Draghi sta mettendo sull’avviso che i soldi a pioggia e dall’alto che la Bce sta erogando in questa Europa autoproclamatasi tedesca non sono eterni e comunque non in grado di risolvere due questioni fondamentali dell’Europa medesima, ovvero l’assenza delle riforme invocate a sostegno dell’intera economia europea e soprattutto la decisione – imprescindibile - in ordine a che cavolo di unione monetaria, o anche solo di unione, stiamo o staremmo parlando. In pratica l’Europa tedesca è allo sbando, ottusa tra un attentato terroristico islamico e l’altro, a fronte dei quali gli inutili e dispendiosi burocrati europei spendono parole sempre più mal digerite né digeribili, con vari propositi, sempre disillusi e tardivi. Alla fine, fanno come fa Renzi, magister di balle e fandonie, porcherie e imbrogli, e cioè si fa che: s’è visto s’è visto. Intascano e chi ha avuto ha avuto, ma soprattutto chi ha dato ha dato, sempre gli altri. Tutti gli altri.
Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 21:53