Reversibilità: dare tutto a tutti per toglierglielo a ognuno

Questa relativamente nuova trovata di fare cassa con le pensioni di reversibilità, o “fare cassa con il morto” come suggerisce Matteo Salvini della Lega, fa parte della nuova tendenza del socialismo europeo “all inclusive”: cioè fare finta di dare tutto a tutti, immigrati, coppie gay, ecc., per poi di fatto togliere quel poco che gli altri avevano.

Le pensioni non già vissute come retribuzione differita nel tempo a fronte di trattenute che, retributivo o contributivo, lo Stato per decenni ha fatto sugli stipendi della maggioranza degli italiani, ma come gentili concessioni non si sa bene di chi. Così tutto diventa assistenziale e siccome il principio dell’assistenza è che “un po’ per uno non fa male a nessuno”, ecco già disegnato il destino da miserabili che l’Europa made in Merkel (e made in Renzi) ha in mente per tutti noi malcapitati. E questo mentre si dovrebbe al contrario mettere mano alla Legge Fornero. Se solo ci si ricordasse le polemiche del secondo Governo Prodi contro il precedente secondo Governo Berlusconi per la storia dello “scalone” di Maroni e dello “scalino” che invece voleva fare Prodi stesso per mettere a regime la riforma Dini delle pensioni... Adesso siamo al si salvi chi può.

Ora naturalmente diranno che la boutade resta tale, e forse sarà così. Ma tocca farci attenzione ai “ballon d’essai”: anche la riforma della prescrizione nel senso di abolirla, nel campo processuale penale, sembrava una sparata per favorire i Pm fancazzisti e star televisive che così avevano assicurata la possibilità di tenere eternamente qualcuno sotto indagine.

Ora però, a forza di “provarci”, ecco che la cosa sta prendendo forma. Non vorremmo fosse così anche per le pensioni di reversibilità. Naturalmente la specialità della casa socialista è quella di mettere i diritti degli uni contro quelli degli altri: così se si toglie la pensione di reversibilità alla vedova sulla base del reddito Isee e però si allarga la platea alle coppie gay, c’è solo che da attendersi nuove guerre di intolleranza tra esclusi della società e nuovi impoveriti.

È la versione postmoderna del divide et impera: mettili uno contro l’altro e fottili entrambi. Questa è la politica degli Stati Uniti d’Europa. Quelli d’America ovviamente sono tutta un’altra cosa. Ai singoli Stati non chiedono di fare i compiti, i burocrati di Washington. Anzi nemmeno ci provano. Altrimenti non sarebbero mai nati. Né mai “Stati Uniti”.

@buffadimitri

Aggiornato il 06 aprile 2017 alle ore 16:23