
Come volevasi dimostrare Renzi e Alfano stanno sempre dalla parte sbagliata, cioè quella di Napolitano. Dopo mesi di polemiche e proteste rinfocolate dalla sempre più massiccia immigrazione di profughi e terroristi in arrivo soprattutto dalla Siria, i ministri dell'Interno dell'Unione europea si sono riuniti ad Amsterdam per cercare un'intesa sulla gestione dei flussi senza rinunciare agli accordi di Schengen. Ed ecco che l’Europa ha chiuso e ripristinato per due anni il controllo alle frontiere. Così come prevede l’art. 26 del Trattato di Schengen. Altro che sconfitta dell’unità europea che Napolitano/Renzi vogliono fare, come si dice, con il c… degli altri, cioè fare pagare sempre e solo a noi tutti cittadini europei. Si tratta piuttosto del mantenimento di un minimo di coesione sociale europea che, diciamocelo, con Napolitano uno (Monti), Napolitano due (Letta) e Napolitano ter (Renzi) è andata a farsi benedire in Italia, come in Europa. E le responsabilità sono da ascrivere a Napolitano uno Monti, Napolitano bis Letta e a Napolitano ter Renzi, per avere imposto, violando la democrazia , governi non eletti da nessuno di noi italiani. Avere fatto appello allo stesso articolo di Schengen che prevede la temporanea chiusura è, di fatto, oggi, di fronte all’emergenza migranti e terroristi islamici, stare cercando di salvare l’Europa. Che, in ogni caso, va riformulata e rimodulata, ricostruita e rifondata in senso politico per esistere. Serva da lezione quanto sta accadendo oggi, e serva da lezione quanto è accaduto negli ultimi venti anni di Europa tedesca, non certo di Germania europea, od Europa unita. Ancora oggi la Germania accusa la Grecia, che risponde "Basta con l’ ingiusto gioco di accuse".
La Germania cioè preme per escludere dai trattati la Grecia, rea a loro dire di non fare abbastanza per controllare gli arrivi e assicurarsi che arrivino solo persone che hanno diritto di richiedere asilo. "Noi eserciteremo pressione sulla Grecia affinché faccia i suoi compiti", ha ribadito il ministro dell’Interno tedesco Thomas de Maiziere, "Vedremo a che risultati si arriverà nelle prossime settimane. Vogliamo mantenere Schengen. Vogliamo soluzioni comuni europee, ma il tempo stringe". "Basta con questo ingiusto gioco di accuse” è insorto il ministro greco alle Politiche migratorie, Yoannis Mouzalas, secondo cui carenze e ritardi in molti casi non dipendono da Atene. Intanto il non eletto Renzi in Italia si appresta a pietire la famosa flessibilità di blancio per dissipare ancor più soldi per sé, per i suoi calcoli pseudo elettorali iattura per l’Italia. In cambio vuole dare nostri soldi alla Turchia e continuare a lustrare la Merkel e le fandonie della Merkel, cioè dell’Europa tedesca. Europa tedesca che ha già ari bocciato il terzo pupillo di Napolitano mai eletto dagli italiani sbattendogli in faccia il fatto che ha reso, insieme agli altri precedenti, insostenibile il debito pubblico italiano che con Renzi, e dopo Letta e Monti, ha toccato la quota record del 133 per cento del pil e, 1 grazie all’arbitrio di Napolitano, continua pure a salire, lungi dallo scendere. Ciò dimostra che le balle raccontate da Renzi all’Italia sono, appunto, balle e che lui ne ha approfittato così come tuttora ne approfitta per sé, per i propri interessi, e quelli di amici , famiglie e parenti. Renzi infatti, non ha tagliato nessuna spesa , ha mandato da subito a farsi benedire la spending review (ricordate il commissario alla spending review Cottarelli? Ne sono seguiti altri due o tre, vanamente) e senza la riduzione della spesa il debito è aumentato e non può che continuare ad aumentare. E con il debito, cresce la tassazione erosissima italiana , i prelievi aumentano (addizionale Irpef, tasse aereoportuali solo da ultimo) che Renzi dissipa per sé innanzitutto e per la spesa pubblica improduttiva, cioè i forestali siciliani ad esempio, o i parlamentari, o tutti gli impiegati improduttivi pubblici d’Italia. Tasse su tasse in arrivo. Ecco i sintesi il “capolavoro” di Napolitano per l’Italia e per l’Italia nell’ Europa tedesca.
Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 21:56