
Sul tema della riscossione abbiamo sentito, a margine di un convegno, Emma Marra, Coordinatore Nazionale di First-Cisl Riscossione Tributi.
Perché un convegno sulla fiscalità responsabile?
L’esigenza nasce dalla necessità dei lavoratori di Equitalia, in attesa da anni di una riforma strutturale ed organica più volte annunciata dal Governo e finora non realizzata, di stimolare una riflessione sul sistema di riscossione nel nostro Paese, da troppo tempo nel mirino di attacchi populistici da parte di un certo giornalismo che ha trattato in maniera demagogica la materia utilizzando e strumentalizzando le difficoltà dei cittadini nella lunga fase di crisi economica, e da parte di politicanti che, in cerca di facili consensi elettorali, hanno dimostrato un’irresponsabile comprensione verso gli evasori.
Quali sono gli obiettivi?
L’obiettivo è dimostrare che la riscossione può diventare un elemento fondativo sociale per lo sviluppo di un nuovo modello di coesione civica, nell’ambito di un sistema fiscale realmente attento alle fragilità sociali ed all’urgenza di giustizia. Equitalia dovrebbe assumere il ruolo di unico soggetto riscossore di tutti gli enti impositori, per permettere un concreto accorciamento dei tempi della riscossione ed assicurare la visione completa della situazione debitoria del contribuente, attraverso la valutazione della capacità di assolvimento fiscale. Dovrebbe, inoltre, garantire un servizio di consulenza per rendere l’impatto fiscale sostenibile e non limitare la capacità produttiva dei contribuenti.
Quali sono le proposte?
Introdurre il domicilio elettronico, anche eleggendolo presso commercialisti o Caaf, per effettuare le notifiche tramite Pec anche alle persone fisiche. Migliorare le banche dati e maggiore cooperazione con gli enti impositori. Introdurre il "Durc Sociale", uno strumento utile oltre che alla corretta relazione contributiva ad evidenziare il processo di responsabilità sociale e di fiscalità che incentivi le imprese a creare posti di lavoro o a realizzare opere a favore della comunità. Mutuare il concetto del bonus malus: nei casi di fedeltà ai pagamenti, riduzione delle more e sanzioni in misura significativa. Calcolare la rata in modo da permettere il pagamento dei tributi correnti ed evitare quindi la schiavitù fiscale per chi pagando il vecchio rimane moroso per i tributi correnti.
Quale dovrebbe essere la governance del servizio di riscossione?
Equitalia svolge un servizio pubblico con l’efficienza di una società privata. In questi ultimi anni è riuscita a compensare la diminuzione dei ricavi determinata dalle norme emanate dal governo con una notevole riduzione dei costi di gestione, compreso quello del personale. Non è più differibile una riforma organica della riscossione dei tributi, compresa la fiscalità locale, perché la mancanza di una visione strategica del settore rischia di tradursi in minori investimenti e conseguente perdita di professionalità degli addetti. Partendo dalla considerazione che il controllore debba essere distinto dal controllato, riteniamo che il servizio di riscossione per conto dello Stato e degli altri enti impositori deve continuare ad essere effettuato da un soggetto autonomo che, a prescindere dalla forma societaria scelta, dovrà essere sottoposto a funzione di controllo ed indirizzo da parte del ministero dell’Economia e delle Finanze.
Aggiornato il 06 aprile 2017 alle ore 17:07