Creare ricchezza, non distribuire miseria

Con i nostri soldi dati dall’Europa tedesca alla Turchia e l’invito nella Nato del Montenegro, questa Europa fallimentare soffia sotto il fuoco della guerra mondiale, abbandonato l’obiettivo della sua stessa costituzione, ovvero di fare da catalizzatore del processo di riforma democratica dei Paesi vicini. Obama ha ordinato alla Nato di indispettire Putin che combatte l’Isis. Aprire le porte della Nato al Montenegro è lo sgarbo e una provocazione verso la Russia. Questa Europa dà 3 miliardi alla Turchia di Erdogan non interrogandosi da chi compri il petrolio, e cioè proprio dall’Isis. In pratica l’Europa tedesca finanzia le bombe che la massacrano.

L’Europa della Merkel va alla rinfusa, caotica, non ha una propria strategia che, mancando l’unione politica europea, non può neanche avere. Ha invece sempre crescenti populismi, il venire meno degli accordi comuni europei, la crisi dell’euro, cioè tutto ciò che costituisce il contrario di un processo di integrazione. Né di fronte alle invasioni dei migranti, e nemmeno di fronte all’emergenza data dalla strage di Parigi s’è data una strategia europea comune.

Nel momento meno opportuno l’Europa tedesca ha stretto un rapporto con la Turchia dei diritti per lo più inesistenti e negati, soppressi, ignorando che sono da circa trenta anni in corso negoziati con lo Stato islamico turco e che non sono ancora mai andati in porto. Questa Europa ha invece, ed in maniera paradossale, premiato la deriva autoritaria di Erdogan, altro che potere trasformativo dell’Unione europea sugli altri Paesi, per l’affermazione e l’adozione dei valori di democrazia e del rispetto dei diritti civili; qui si assiste all’inverso e cioè si danno soldi a chi nega, sopprime e violenta i diritti fondamentali che avrebbero dovuto essere invece quelli da “esportare”. D’altra parte con i muri in Ungheria e in ogni Paese dell’est europeo contro i migranti c’è poco da parlare di diritti o di ciò che è scritto nei Trattati europei. Il momento di affermare i diritti fondamentali, i principi ispiratori europei, sarebbe adesso ma questa Europa ha perso la voce, ha fifa, è ammutolita. L’Italia rimane com’è, al palo, tra tasse, annunci e riforme inesistenti. Impossibile produrre ricchezza, o sviluppo o crescita, dopo un anno di governo Renzi, illegittimo in quanto mai eletto dagli italiani, l’Italia sta peggio di prima. Fiscalità che impazza, legislazione oppressiva ed invasiva, dei governi di sinistra illegittimi, l’Italia è nella stagnazione, anzi, regredisce, se possibile, ogni giorno che passa.

Il governo mai eletto Renzi invece di ridurre la pressione fiscale intollerabile, ha aumentato e tuttora aumenta le tasse per coprire i costi dei suoi pastrocchi di confusionari, incompetenti e inadatti, allo sbaraglio. Non c’è nessuna possibilità di produrre ricchezza, sviluppo e crescita, oggi l’Italia è stata ridotta a un Paese di socialismo reale, condannata al fallimento che la storia ha dimostrato essere il suo destino. È impossibile essere e fare scelte imprenditoriali perché sono da Renzi & Co., come i precedenti governi di sinistra, impedite dall’ eccesso di divieti, di licenze e di permessi, inevitabili fonti di corruzione. Dando a bere agli italiani che il Paese avrebbe avuto un “luminoso avvenire” che si è visto non arrivare, Renzi ha solo arraffato la poltrona e profittato per sé imbrogliando e raccontando balle, al fine di addentare pure lui, con amici e parenti, gli ultimi brandelli di carne esanime della nostra povera Italia. Adesso il ballaro Renzi l’ha cinicamente buttata sull’Isis ma la dura realtà è che l’Italia è ferma e cresce meno della metà di tutto il resto d’Europa. L’Italia sovvenziona lavoro improduttivo, statale, e penalizza chi produce.

L’industria è, come l’export, ferma, e ciò nonostante l’Euro debole. Non è stato creato un posto di lavoro e quella che viene chiamata “riforma” del Senato dà il potere alle Regioni, cioè l’idrovora pubblica per eccellenza, ed esclude ogni possibilità di scelta da parte degli italiani a cui viene tolta voce ed espressione. Non è stato fatto niente per semplificare la burocrazia e ridurre il carico fiscale, nessuna spending review, che sono i problemi stringenti che soffocano le imprese italiane. E viene utilizzato drammaticamente l’Isis per distrarre e coprire incapacità e profittamenti.

Non è come Renzi vorrebbe raccontare usando l’Isis per rifilarci che è il terrorismo a frenare l’economia, ma la realtà vera è che l’Italia non cresce perché non ha una politica economica, e Renzi, come Monti e Letta, ladri dei governi degli italiani, non ce l’hanno. Per l’ultimo dei tre, Renzi, sostenere l’economia, consiste nell’elemosinare mance elettorali come la spudorata, insensata paghetta ai giovani e gli ottanta euro distribuiti al solo scopo di farsi pubblicità. La realtà vera consiste nel fatto che per pagare le mance elettorali di Renzi si dovrà ricorrere ad una manovra bis da almeno 30 miliardi, che pagheremo noi tutti, a nostre spese, vale a dire che salterà l’abolizione dell’Imu, aumenteranno i costi dei tickets sanitari, verrà rimodulata l’aliquota Irpef e Irpeg e raddoppieranno tutti i bolli. Già hanno raddoppiato la penosa tassa Tobin tax. Renzi ci racconterà, mentendo ancora una volta, che è colpa dell’Isis, per distrarre, distrarci. Ma la realtà vera è che non c’è crescita, non ci sono consumi interni, e nemmeno c’è occupazione. Ma che aspetta il nostro Paese a liberarsene?

Che ci facciamo con un mentitore incapace? Per non parlare della totale inconsistenza della nostra politica estera in cui Renzi è lì a sperare che i burocrati dell’Europa tedesca abbiano pietà dei nostri parametri di bilancio della bassa crescita e inflazione e non ci appioppino le clausole di salvaguardia che ci appiopperanno per cui aumenteranno anche l’Iva e le accise, ciò dopo la guerra contro l’Isis cui non abbiamo partecipato. Le imprese italiane sono state messe ko dalla burocrazia imperante, quest’anno gli italiani pagheranno 35 miliardi di tasse in più, l’abolizione delle Province non esiste, Renzi & Company fanno magheggi spacciati, mentendo, da successi, con il sistema bancario italiano facendo pesare il tutto a dismisura sui soldi sottratti alla collettività, l’oppressione fiscale è aumentata ed aumenta, non è stato posto in essere nessun alcun provvedimento di stimolo all’economia ed i conti pubblici vanno sempre peggio.

Renzi è riuscito a peggiorare il Paese, in un periodo tra l’altro in cui il petrolio è basso, il dollaro forte, e gli interessi al palo avrebbero potuto produrre un immediato beneficio sui conti italiani che non c’ è stato. Pure Draghi sta continuando ad immettere liquidità a tutto spiano prorogando gli interventi fino al 2017 per cercare di agevolare e facilitare. Ma Renzi, che ha rubato il governo di sinistra, è non ha politica né strategia, è inadatto a governare.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 22:28