Scoprire i soldi “rossi” per smascherare Napolitano

La spesa pubblica è fuori controllo riguardo a tutte le cosiddette autonomie locali, cioè Regioni, Province e Comuni? E cosa fa Matteo Renzi? Dà loro il Senato. Bell’affare. Bella roba. Eterodiretto da Giorgio Napolitano, Renzi, cioè il terzo governo mai eletto da noi italiani, dopo Napolitano/Monti e Napolitano/Letta, ci rifila, con pochi voti di ricattati sinistrorsi e altri traditori, un Senato che pagheremo come e più di prima, come le Province tuttora vive e vegete, ovviamente, mantenendo inalterati status e spese di Napolitano.

Ovvero, ricapitolando, a colui che ha sovvertito la democrazia in Italia, cioè Napolitano, oggi gli italiani dànno uno stipendio di ben 15mila euro netti e ingiustificati al mese - soldi buttati inutilmente dalla finestra (a spese di tutti noi) - un consigliere sul nostro groppone, tal Carlo Guelfi; un portavoce (che paghiamo sempre noi) Giovanni Matteoli; un ufficio gratis di un centinaio di metri quadrati con terrazza al Senato; un capoufficio; altri tre funzionari; due addetti ai lavori “esecutivi” e due addetti ai lavori “ausiliari”, tutti a nostre spese. Che poi non si sa cosa facciano tutte queste persone, a cosa servano neanche, e soprattutto perché dobbiamo essere noi a pagarli per i loro affari. Poi c’è anche un consigliere diplomatico e militare raccomandato come tutti gli altri e parimenti inutile tranne che a se stesso; un bel maggiordomo; un guardarobiere e l’auto con autista. Tutti schiavi di Napolitano a spese nostre. Ovviamente c’è anche la scorta, perché guai se ce lo toccano Napolitano, altrimenti addio ai maneggi, agli imbrogli e alle truffe per mettere la sinistra al governo illegittimamente, complice il braccio armato della magistratura sinistrorsa. Ma non è finita: linee telefoniche protette, cellulari a gogo, viaggi, il figlio in cattedra a nostre spese e tutta una caterva di amici tipo Boldrini e Grasso, stipendiati da noi allo stesso modo di Mario Monti al Senato a vita. Ingiustificatamente e tutti nominati da Napolitano!

Ecco qua come Renzi garantisce e ripaga Napolitano del terzo governo avuto in dono, gratis, senza che gli italiani votassero. Ecco qua Renzi che esegue indefessamente gli ordini disastrosi che gli vengono impartiti da Napolitano e da cui il nostro Paese non verrà a capo se consente che le cose rimangano così come sono. Le Regioni hanno giocato nel tempo al socialismo reale, si veda la Toscana, l’Umbria o l’Emilia Romagna, il Lazio, prendendo a calci il capitalismo, e adesso è questo il capolavoro che ci troviamo: Napolitano con Monti, Letta e Renzi che hanno imposto ed impongono il socialismo reale a tutta l’Italia. Renzi e il governo illegittimo di macchiette sinistrorse hanno creato, mantenendo un Parlamento sotto ricatto (del proprio stipendio, non altro), il dopolavoro delle Regioni al Senato, il cui caotico e scorretto, non solo grammaticalmente ma nei concetti, nel merito, articolato è una sorta di regolamento di condominio che detta la direzione iper maggioritaria che porterà l’Italia dritta dritta all’autoritarismo.

Pietro Grasso, magistrato penale di sinistra, schiavo beneficiato da Napolitano con la presidenza del Senato, ha umiliato ogni idea costituente. Laura Boldrini non ci è arrivata neanche, impegnata per lo più a profittare per sé della nomina alla Camera, con tutti quei privilegi a nostre spese che le sono stati regalati sempre da Napolitano. Da Tangentopoli, e con Tangentopoli, Napolitano ha trafficato alacremente, in Italia e fuori, per annientare la parte politica avversa e spianare la strada e dare il potere alla sinistra politica. Napolitano ha perciò dolosamente sovvertito la volontà popolare, alterato ogni equilibrio parlamentare, impedito il libero esercizio del voto e della democrazia in Italia. Cosa che fa, tramite Renzi, tuttora. Si guardi a Roma, dove non si va certo a votare, chiamando i romani a scegliere.

La ragione sta nel fatto che la sinistra vuole tenere per sé gli imbrogli e il malloppo, e non fa in tempo a coprire l’uscita di Marino (cioè a farlo tacere “sennò dico tutto e crolla tutto”) che un’altra tegola sulla gestione del Pd cade al medesimo sulla testa: i nuovi arresti per gli appalti a Roma. Marino, ad esempio, come ultimo atto in uscita dopo la cacciata, ha fatto l’ennesimo regalo ai soci di Buzzi, alle Coop del capo di “Mafia Capitale” versando 300mila euro di nostri soldi del Comune. Come mai? Si guardi bene ai diari, alle carte ed ai “papelli” di Ignazio Marino, che per essere stato mandato a fare il sindaco dal Pd ha garantito la corruttela sottostante ed emergente di tutta la sinistra. Si legga bene e si indaghi quando dice di avere annotato ogni pagamento al Pd, Buzzi e Carminati, Odevaine, Veltroni, Rutelli, D’Alema, tutti inclusi. Quegli stessi papelli costituiscono certamente l’“assicurazione” sulla vita “politica” di quel malnato di Renzi, ovvero Napolitano/Renzi.

È alla cassa del Pd che si deve guardare, seguendo i soldi, si trova la ragione della “vita politica” dell’intera sinistra, pure di Napolitano. Non ci si deve fermare alle sole cene e agli alberghi scroccati da Renzi come da tutto il Pd, ex Ds, ex Pds, ex Pci cioè al partito comunista italiano; si deve andare oltre, scavare e scoprire bene chi finanzia chi, indagare l’intreccio Pd/affari/politica. Bisogna far venire alla luce, una volta per tutte, l’intreccio tra i soldi del Pd ex Pci e l’arraffare ed occupare impunemente e illegittimamente l’intera cosa pubblica, l’intera Pubblica amministrazione del nostro Paese. Napolitano incluso. È guardando ed indagando in quella direzione che “crolla tutto”, come ha suggerito Ignazio Marino. Gli italiani tartassati scopriranno bene anche come mai si è potuti arrivare alla violazione di tutte le regole ed alla “riforma” anticostituzionale del Senato, di Napolitano.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 22:35