I partiti danno a se stessi 45 milioni di nostri soldi

In un battibaleno i partiti politici hanno riesumato, votato ed approvato un disegno di legge (non un decreto d’urgenza o altro di “emergenza”) che prevede la spartizione di ben 45 milioni di soldi pubblici. I nostri soldi. A tempo di record hanno eluso - tutti d’accordo tranne il Movimento Cinque Stelle - le norme sui controlli e sulla revisione dei bilanci che sostanzialmente li escludono e hanno incassato il tesoretto messo a disposizione (o piuttosto estorto e sottratto) con la tassazione esosa agli italiani, cioè a noi tutti.

Dopo la truffa della porcheria sul Senato che toglie il voto e la scelta agli italiani, cornuti e mazziati, dopo cioè avere consegnato per volere di Giorgio Napolitano Palazzo Madama agli elementi di quart'ordine delle Regioni idrovore di soldi pubblici, questo Parlamento di profittatori e di inetti a tutto tranne che ad intaccare ed a rubare, ha in tutta fretta, quatto quatto, afferrato, ingurgitato e inghiottito i soldi degli italiani. La rapidità nell’arraffare dimostra peraltro quanto inutile sia la stessa “riforma” di Napolitano del Senato pro-sinistra, dato che il bicameralismo non è stato certo un problema appena è stato necessario approvare qualcosa per agguantare i nostri soldi. Dunque non solo siamo nella totale illegittimità del governo Napolitano/Renzi, il terzo di sinistra dopo Monti e Letta e mai eletto dagli italiani in quanto imposto in violazione della democrazia, ma siamo al furto, alla ruberia spiccia dei partiti politici ai danni degli italiani. Un popolo sopraffatto, derubato e turlupinato.

Troppo bello così! Si ruba e si incassa. Come Renzi con, da una parte, pranzi e cene a sbafo alla Provincia, al Comune e poi anche alla Presidenza del Consiglio (paghiamo noi), e dall’altra con indagini giudiziali e non che lo rincorrono per Mafia Capitale e cooperative rosse che l’hanno messo dov'è. Gli esodati, le unioni civili e tutto ciò che riguarda i diritti dei cittadini italiani può aspettare. O meglio, gli italiani possono pure crepare, basta che paghino per i partiti politici e per Renzi che li copre e gestisce per i propri e comodi interessi personali. Finirà malamente.

Aggiornato il 06 aprile 2017 alle ore 15:28