
In occasione delle celebrazioni della giornata mondiale della non violenza del 2 ottobre scorso, la Lidu Onlus (Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo) ha avuto l’onore di ospitare presso la propria sede centrale la Conferenza per la commemorazione dei 146 anni dalla nascita del Mahatma Gandhi. L’evento, promosso in collaborazione con Pegaso – Istituto europeo Onlus, ha visto come ospite d’onore Ramu Damodaran, direttore del Dipartimento delle Pubblica Informazione delle Nazioni Unite e capo dell’Unai (United Nations Academic Impact), un importante progetto di scambio culturale tra studenti universitari e di scuole medie superiori di tutto il mondo.
La conferenza è stata inaugurata dalle parole dell’architetto Domenico Alessandro De Rossi, presidente della Commissione sulla tutela dei diritti delle persone detenute della Lidu e moderatore dell’evento, il quale ha sottolineato come la Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo fosse orgogliosa di celebrare “una figura così importante nel progresso dei diritti umani, il cui contributo quale guida per la tutela di tali principi fondamentali continua a rivestire una notevole importanza per tutti noi”.
Fra i momenti più salienti della conferenza vi è senza dubbio la lettura del messaggio inviato dal Segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon. Egli, in particolare, ha evidenziato come “in un momento, quale quello attuale, caratterizzato da un’escalation dei conflitti, dell’estremismo violento, delle migrazioni di massa e del bisogno umanitario, il coraggio e la determinazione del Mahatma Gandhi, di cui celebriamo la nascita oggi, debba essere fonte di ispirazione per tutti noi; Gandhi ha dimostrato il grande valore dello Stato di diritto nel porre fine al circolo vizioso della vendetta. Quindi, Ban Ki-moon ha affermato come da parte della Nazioni Unite ci sia un sostegno assoluto alla risoluzione pacifica delle controversie e per il reciproco rispetto fra la cultura, la fede e altre linee suscettibili di creare divisioni.
Tuttavia, nel mondo continuiamo ad assistere a manifestazioni di barbarie che rappresentano dei veri e propri arretramenti in ordine alla protezione dei diritti umani. È proprio in questo contesto globale, caratterizzato da evidenti sacche di disumanità, che assumono una grande importanza due valori fondamentali portati avanti da Gandhi, su cui De Rossi ha posto l’accento nel corso della conferenza, definendoli “il principale patrimonio ereditario del Mahatma”: il valore della verità, fondamentale in una società manipolata continuamente dai mass media e il valore della non-violenza, quale modalità alternativa di portare avanti una lotta in cui Gandhi credeva fermamente; tanto da difendere quel valore fino a costo della propria vita. In particolare, l’insegnamento di Gandhi della non-violenza secondo De Rossi dovrebbe rappresentare “la risposta che lo Stato civile dovrebbe dare, in primo luogo nei Paesi democratici dove permane la pena capitale”.
La conferenza si è conclusa con l’invito del direttore generale dell’Istituto Pegaso, Domenico Di Conza, affinché la Lidu prenda parte al coordinamento europeo dell’Academic Impact, accolto positivamente dalla stessa associazione. Si tratta di un’iniziativa globale delle Nazioni Unite che aggrega le istituzioni accademiche mondiali per la realizzazione degli obiettivi dell’organizzazione lanciata ufficialmente nel 2010 da Ban Ki-moon nell’ambito della “Decade internazionale per il Riavvicinamento delle Culture”.
Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 22:32