La roulette immigrazione

Governo rimandato.. all'Asilo! Perché, al banco della Roulette-Immigrazione vincono sempre loro: i trafficanti di uomini. È così da sempre. Da quando, cioè, gli schiavi erano il vero carburante delle proto economie che sfruttavano il lavoro non salariato. Un giaciglio e un piatto di minestra per almeno 18 ore di lavoro al giorno, senza festività, né ferie. Così, senza rendersene ben conto, l'Europa è oggi assediata da milioni di braccia che non vogliono lavoro, ma assistenza. E si tratta, per lo più, di gente giovane, in buona salute, dato che i malati non potrebbero mai affrontare viaggi della speranza ad alto rischio; né pagare parecchie migliaia di dollari il passaggio via mare e/o via terra. A proposito: chi mette a loro disposizione quel fiume di denaro? Ora, noi e gli altri della Ue ci troviamo a fare i conti con una marea montante di falsi profughi, che non sappiamo esattamente da dove vengano, né tanto meno chi siano realmente.

La maggior parte di loro, infatti, provvede a distruggere i propri documenti d'identità, prima di essere recuperata dai mezzi di soccorso. Come fare, quindi, un'indagine accurata, senza la collaborazione dei richiedenti asilo e dei loro Paesi di origine? L'Italia, in questo senso, è messa peggio di tutti. Tanto è vero che la Ue ha deciso di commissariarci di fatto, prima di ricevere da noi profughi che, in molti casi, se accuratamente vagliati, non si rivelerebbero tali. Da Bruxelles quindi, ci danno una mano a condizione che ci siano equipe specializzate di esperti europei a fare il triage, tra chi ha diritto all'asilo e chi no. L'Italia dovrà mettere a disposizione degli "hotspot", che diventeranno dei centri europei di detenzione temporanea, gestiti dalla Ue. I clandestini vi rimarranno confinati, fino all'accertamento (che sarà rapido e spedito, in termini burocratici, visto che i nuovi centri saranno tutti collocati a ridosso delle aree di sbarco) dei requisiti necessari.

Perché, da noi, ogni anno, decine di migliaia finti profughi entrano sempre più numerosi nei circuiti della marginalità, affollando drammaticamente le città italiane di stranieri non recensiti, senza arte né mestiere, che non sanno o non vogliono fare un bel nulla: vu' cumpra'; vu' lava'; venditori di merce contraffatta e taroccata, che troviamo in ogni angolo delle nostre strade. Nessuno che, per tutelare la sicurezza dei cittadini, faccia retate di massa, sequestrando le varie tonnellate di merce illegale. Chi li rifornisce? Dove alloggiano? Dove va tutta quella marea di denaro, che sfugge (ma guarda un po'!) alla rapacità del fisco italiano? Ricordo che tutti costoro -e sono molte centinaia di migliaia!-, pur non versando un cent di tasse, gravano sul welfare di questo Paese! E, poi, ma come si può concepire che i nuovi arrivati, aspiranti profughi, privi di documenti, si rifiutino di farsi prendere le impronte digitali?

Ma che cosa aspettiamo a cambiare la legge? Chi non ha documenti con sé va "coattivamente" schedato con le sue impronte biologiche! Vi sembra antidemocratico, o una violazione dei diritti della persona, miei cari radical-chic? Allora, sappiate che ben prima della loro tutela viene quella della sicurezza dello Stato: cioè, di noi tutti! Altro aspetto dolente, sulla sistemazione temporanea degli asilanti: il Vaticano, in materia di accoglienza ai migranti predica bene ma si comporta assai male. Ricordo a Papa Francesco che dappertutto le chiese e i conventi sparsi in tutto il territorio italiano sono desolatamente vuoti da molto tempo, per mancanza di "materia prima vocazionale". Quindi, perché non formulare un piano nazionale per il loro migliore utilizzo, a favore dei più "sfortunati" e ai fini dell'accoglienza degli aspiranti profughi? Dopo di che, senza costi ulteriori per lo Stato, il volontariato cattolico potrebbe messere a diposizione le ingenti forze di cui dispone, per garantire loro un'adeguata assistenza umana e materiale. Eviteremmo, così, i "Buzzi" della situazione, che speculano sull'immigrazione e sui suoi drammi.

Ultima riflessione: perché non la smettiamo con la storia degli inganni, e redigiamo una bella lista nazionale dei Paesi sicuri? Chi proviene da questi ultimi, non può venire accolto. Punto. Per gli altri, basta operare per cerchi concentrici. I profughi provenienti da Paesi in guerra o devastati da calamità naturali vanno sentiti, ospitati e, poi, eventualmente, accolti. Per tutti gli altri, il sistema deve essere quello di richiedere il visto ai consolati italiani, documentando per iscritto (con l'eventuale assistenza qualificata delle Ong di settore) le motivazioni della richiesta di asilo, per le diverse fattispecie previste. Ma noi, ormai, non abbiamo più il coraggio di nulla. Poveri Prefetti, in fondo, vittime di questo Stato disarticolato!

Aggiornato il 06 aprile 2017 alle ore 14:58