Ignazio Marino, un erede da fogna

Se ancora la lingua italiana ha un senso, si cita di seguito quanto riportato dalla pagina di Roma del sito de “la Repubblica”, secondo la quale il sindaco Ignazio Marino, nel suo intervento alla Festa dell’Unità, avrebbe detto: “Ho visto cose che voi umani non avete visto mai. Ed è quello che ho visto in Campidoglio dopo l’arrivo di una destra che non ha vergogna: tornino nelle fogne da dove sono venuti invece di dare lezioni di democrazia e rigore a noi che siamo i naturali eredi”. Naturali eredi, e di chi? E chi dovrebbe tornare nelle fogne? Se quanto riportato da la Repubblica rispecchia la realtà, significa che anche il “chirurgo importato” si sente un “erede da fogna”.

Che l’amministrazione comunale precedente di centrodestra abbia avuto parecchie lacune non c’è dubbio. Ma se l’attuale primo cittadino della Capitale ci spiegasse nel contempo come mai Roma è sempre più sporca e fuori da ogni controllo, come mai i servizi pubblici fanno piangere e le strade si allagano alle prime gocce di pioggia e, soprattutto, come mai egli stesso dichiarò di non conoscere Salvatore Buzzi (una foto poi lo smentì) e non ha mai spiegato alcunché sul finanziamento alla sua campagna elettorale da parte di una cooperativa riconducibile proprio allo stesso Buzzi, come mai la sua Giunta e la sua maggioranza sembra più che altro un esercito della salvezza che continua a perdere pezzi. Ecco, se il sindaco capitolino riuscisse, una volta per tutte, a spiegare certe cose riuscirebbe ad essere più credibile: almeno più di una Panda (rossa).

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 22:28