Un migrante è per sempre!

Dove si misura il malpancismo di questo Paese? Sui social network, naturalmente! Facebook, in particolare, è il lettino freudiano virtuale per lo smaltimento delle nevrosi di massa. Nei post, il caos e il terrore per l’arrivo di nuovi immigrati si moltiplicano per un fattore esponenziale! Già, perché nel loro complesso i social rappresentano il più formidabile, efficace narcotico collettivo mai sperimentato finora. Evolvendosi (?), l’Homo Erectus è divenuto “Ocularis”. Accade, quindi, che la droga della rappresentazione fine a se stessa surroghi in toto l’azione. Uccidere è un videogioco che nella realtà tocca sempre a qualcun altro. Per questo l’Isis trionferà, temo. Militarmente è una nullità, se confrontato agli eserciti di Usa e Israele, ma si rivela assolutamente devastante se comparato alla mentalità araba (ed europea!) ordinaria.

In Europa è morto e sepolto lo spirito del guerriero e dell’esploratore. Così abbiamo il terrore di identificarci con l’uno o con l’altro. Accade, dunque, che apparati di polizia elefantiaci siano sottoposti al ricatto mediatico di pochi immigrati scalmanati, giovani robusti e forti, che passano da eroi anziché essere etichettati per quello che sono: ovvero, dei prepotenti. Infatti, malgrado che siano sprovvisti di validi documenti di transito e si siano rifiutati di farsi identificare, pretendono di violare impunemente norme europee e internazionali, varcando le frontiere altrui! Come non pensare che costoro siano manipolati da chi specula su questa immane tragedia dell’immigrazione incontrollata?

Chiediamoci: chi ha talmente tanto denaro da farli venire in massa in Italia e in Europa, per scardinare le già debolissime difese contro l’immigrazione irregolare? E a chi giova tanta gratuita pubblicità mediatica di disperati pronti a morire in mare a migliaia e/o ad alimentare disordini e provocare incidenti come quelli che state vedendo? Qualcuno, forse, vuole attirarci di nuovo nella trappola dell’intervento militare nelle aree del nord Africa e del Medio Oriente, dove finiremmo massacrati ferocemente dalle autobombe e dai kamikaze dei guerrieri neri di Maometto? Dov’è l'infame ricatto?

Perché, in particolare, il sistema dell’asilo italiano fa acqua da tutte le parti? Sappiamo che a decidere sull’asilo politico sono delle Commissioni territoriali composte per 3/4 da personale non specializzato (dirigenti prefettizi, della polizia di Stato e degli enti locali) che ruota con notevole frequenza, e per 1/4 dai “super-esperti” dell’Unhcr. Questi ultimi, tra l’altro, hanno diritto di voto. Una bella incongruenza, non c’è che dire, dato che svolgono la funzione incompatibile di controllori di se stessi, essendo l’Unhcr l’organismo internazionale che vigila sul rispetto dei diritti dei rifugiati! In nessun altro Paese dell’Unione esiste un’organizzazione simile in materia di decisioni sull’asilo, in quanto gli Stati se ne guardano bene dal cedere la loro sovranità, visto che nelle questioni relative sono implicati “anche” delicati aspetti inerenti la sicurezza dello Stato stesso.

Il sistema dell’asilo italiano, se comparato alla rapidità, alla specializzazione e all’efficienza dei suoi omologhi tedeschi, francesi, inglesi e belgi, sembra fatto apposta per favorire in tutti i modi l’immigrazione clandestina, in quanto il potenziale asilante staziona per anni “senza far nulla” sul nostro territorio, grazie all’enorme volume dei contenziosi e dei ricorsi contro il rigetto eventuale della richiesta d’asilo da parte delle Commissioni, corroborato dalla previsione del “gratuito patrocinio” (i loro avvocati, cioè, sono pagati dal contribuente italiano!). In questo modo, “un migrante è per sempre!”, come i diamanti.

Per di più, lo status di rifugiato “non” è soggetto a rinnovo. Questo significa che, anche qualora il Paese di origine dell’asilante sia diventato sicuro, in base al diritto europeo, non lo si può togliere d’autorità, a meno di una rinuncia esplicita dell’interessato, che diviene obbligatoria nel caso che quest’ultimo acquisisca la cittadinanza italiana. Un rimedio semplicissimo, per scoraggiare la follia che stiamo vedendo a Milano, Roma e Ventimiglia è quello di rendere obbligatorio il prelievo delle impronte e lo screening sanitario per tutti gli immigrati non autorizzati che arrivano in Italia. Bisogna farla finita, una volta per tutte, con la vuota retorica del politically correct, che grida alla violazione dei diritti umani in spregio al diritto di una Nazione di dover tutelare, in primis, la propria sicurezza!

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 22:27